Una recente ricerca condotta da Iri e presentata durante il Vinitaly mostra come, nei primi mesi del 2014, il mercato domestico del vino registri segnali di ripresa; risultati positivi arrivano, inoltre, dall’estero: la grande distribuzione europea e americana, infatti, è sempre più propensa a veicolare importanti quantità di vino italiano.

Osservando la situazione nazionale, si nota come i vini in bottiglia da 75 cl abbiano recuperato – nel primo bimestre dell’anno – tre punti percentuali rispetto alla media del 2013: un trend positivo che fa ben sperare le insegne distributive, impegnate in attività che favoriscano un ulteriore aumento dei consumi, dall’arricchimento dell’offerta al miglioramento della comunicazione a scaffale.

Performance soddisfacenti arrivano anche dalle esportazioni: nella Gdo americana, ad esempio, l’Italia è il secondo Paese importatore con una quota del 28,3% preceduta soltanto dall’Australia e seguita dalla Francia (22%). Seconda posizione anche nel mercato inglese, con una quota del 17%, e primo posto in Germania davanti a Francia e Spagna.

Per quanto riguarda le tipologie merceologiche, negli Stati Uniti i vini italiani maggiormente apprezzati sono Pinot Grigio, Chianti, Valpolicella-Ripasso-Amarone, ma anche spumanti e Prosecco. Nel Regno Unito, invece, i più venduti sono Pinot Grigio, Prosecco e Sangiovese. Prosecco Frizzante e Prosecco Spumante rappresentano le referenze più ricercate nella Gdo tedesca.