Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 14 Maggio 2024 - ore 10:00
Il cibo per cani e gatti è caratterizzato da una domanda polarizzata ai due estremi, su prodotti superpremium e alimenti di primo prezzo. I brand economici, con la rapida espansione delle private label, stanno dimostrando risultati davvero ottimi.
Gli italiani vogliono mangiare più sano, ma spesso non ci riescono. E l'0besity day lancia l'allarme per le nuove generazioni. Ecco i consigli di Coldiretti.
Secondo una recente indagine svolta da TomorrowSWG per Pyrex – Arc International Cookware e altri partner Forno Festival il 72,7% degli italiani consuma più spesso i pasti in casa. Un cambiamento importante, che il 69% della popolazione vive in modo assolutamente positivo.
C'è una correlazione fra coloro che bevono la "bionda" e la passione per gli aspetti migliori dell'esistenza, come dimostra un sondaggio di GPF per Birra Moretti.
La convergenza dei consumatori verso bisogni simili, rivela una ricerca Nielsen, sta mandando in frantumi parecchie barriere comportamentali e, nonostante rimangano in vigore molte specificità tra singole nazioni, continua una corsa omogenea verso le store brands. E l'Italia non è da meno.
Sospinti anche dal ribasso medio dei prezzi (-2,3% rispetto al primo semestre 2009), i consumi di alimenti biologici in Italia continuano a macinare risultati positivi.
Nel primo semestre dell’anno in corso si confermano le principali tendenze del 2009: crescono le famiglie acquisrenti ma cala la quantità media comperata.
Elettronica, grandi elettrodomestici, fotografia e office equipment guidano la crescita registrata nel secondo trimestre dell’anno.
La bevanda bionda è scelta da un numero crescente di consumatori: 30 milioni di italiani, oltre il 58% della popolazione.
Dopo il calo dello 0,3% registrato nel 2009, i consumi sono tornati a crescere con un +2,9% nel primo trimestre 2010.
Nel primo trimestre del 2010 le vendite on line sono aumentate del 16% rispetto allo scorso anno.
Rispetto all’andamento negativo dello scorso anno, il comparto recupera terreno nel 2010 grazie anche ai bonus governativi.
Chi possiede almeno una carta fedeltà dimostra un’attitudine positiva a interagire con il marchio, ma chiede strumenti e canali personalizzati.
Dopo un 2009 in calo a doppia cifra, nei primi mesi del 2010 le vendite mostrano un segno positivo.