Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 18 Maggio 2024 - ore 16:00
Sono stati i vini a denominazione d’origine a conquistare i clienti dei supermercati: +3,9% a volume e +4,9% a valore nel 2009. Lambrusco, Chianti e Montepulciano d’Abruzzo sono stati i più acquistati.
Stabilità a livello generale dei consumi e flessione delle quantità dell’acquisto medio. Si può sintetizzare così il 2009 del comparto italiano dell’ortofrutta.
Nel 2009 i consumi di alimenti biologici sono cresciuti del 6,9%. Ortofrutta e uova sono i segmenti merceologici che hanno trainato le vendite.
Le esportazioni della bevanda di Bacco nel 2009 sono aumentate del 10,2% a volume. A trainare le vendite è stato il vino sfuso, che rappresenta ormai un terzo dell’export totale.
Una buona fetta di popolazione italiana non è soddisfatta della qualità dei panini consumati fuori casa.
Sono i clienti, soprattutto donne, che hanno un’età compresa tra i 25 e i 35 anni quelli che apprezzano maggiormente i loyalty program di aziende e retailer.
Sono stati smartphone, flat tv Lcd e notebook i prodotti di elettronica di consumo che gli italiani hanno messo sotto l’albero di Natale.
Sono i supermercati e gli ipermercati a trainare la vendita di prodotti cosmetici.
Mandorle e nocciole, secondo Nucis, sono le tipologie di frutta secca preferite dagli italiani.
È quanto emerge dalla terza edizione dell’indagine condotta dal Centre for retail research, e patrocinata da Checkpoint Systems, su numero e tipologia di furti commessi all’interno dei punti vendita della grande distribuzione.
Nel terzo trimestre del 2009 il mercato technical consumer goods ha registrato una contrazione del 3,9% ma le vendite di prodotti di elettronica di consumo sono tornate a crescere.
Nonostante la crisi internazionale l’export dei salumi italiani tiene. Particolarmente positive sono le performance registrate da mortadella e bresaola cresciute a volume rispettivamente del 5,8% e del 13,3%.
Il consumo nazionale resta stabile ma cresce l’export, +15,38% a volume e +19,20% a valore, delle bollicine made in Italy in ben 70 Paesi del mondo.
La crisi globale sta influenzando le abitudini di acquisto di frutta e verdura fresche, le cui vendite da gennaio a luglio 2009 sono calate del 2,29% in quantità. A crescere (+3,6%) è stato però il numero di acquirenti.