Organo regolatore delle strategie e delle scelte produttive della filiera del pomodoro da industria, il Polo distrettuale ha come obiettivo quello di aumentare la competitività della filiera attraverso l’integrazione e a orientare la produzione verso i gusti dei consumatori e la tutela ambientale.

Nato dalla volontà delle parti di autoregolamentarsi, senza una specifica previsione normativa in tal senso, il Polo è composto dalla quasi totalità delle aziende di trasformazione del pomodoro e dalle organizzazioni di produttori. Un risultato importante raggiunto grazie all’impegno e alla tenacia di tutti gli attori della filiera: le Unioni delle Organizzazioni dei Produttori Ortofrutticoli Italia Ortofrutta e Unaproa, Fedagri, le Organizzazioni Professionali Agricole (Cia, Confagricoltura, Fedagri e Coldiretti), le Organizzazioni sindacali di categoria e Anicav (Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali).

Il Distretto, che abbraccia dieci regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Toscana, Sicilia e Sardegna) rappresenta l’Organo regolatore dei rapporti di filiera in termini di governo delle strategie e di gestione delle informazioni e dei dati utili a supportare le scelte produttive e quelle di mercato.

Sarà, in particolare, un Comitato di Coordinamento provvisorio composto da 6 membri – 3 di parte agricola e 3 di parte industriale - a guidare il Polo nella sua fase di avvio. Il Comitato provvederà, inoltre, ad organizzare l'assemblea per la nomina degli organismi per il triennio 2014/2017 e a definire l'accordo distrettuale da sottoporre alla prima assemblea, che sarà convocata nei prossimi 60 giorni.