Il 1° luglio dovrebbe entrare in vigore la legge 205/2008, meglio conosciuta come “legge del doppio stabilimento”, la normativa cioè che prevedrebbe l’utilizzo obbligatorio di due stabilimenti: uno per la realizzazione del prodotto DOP e uno per quello non certificato. Una condizione che, secondo il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, decreterebbe la fine del Consorzio stesso.

La decisione ha dato adito a diverse polemiche, l’ultima relativa a una lunga intervista rilasciata  da Paolo Russo, ex Presidente della Commissione Agricoltura della Camera, al quotidiano “Il Mattino”. Domenico Raimondo, Presidente del Consorzio, mostra a questo proposito le proprie perplessità affermando che Russo “muove al Gruppo una serie di accuse che non trovano fondamento nella realtà dei fatti, arrivando a sostenere che la nostra unica attività sia ormai quella di richiedere proroghe alla legge 205/2008”.
 
A colpire i vertici del Consorzio anche alcune dichiarazioni relative all’intero mondo dei prodotti a Indicazione Geografica, fiore all’occhiello del Made in Italy. “Leggere di un politico che plaude ai produttori non aderenti al Consorzio è singolare – sottolinea infatti il Direttore Antonio Lucisano – e vanifica il lavoro svolto da tutti coloro che hanno creduto e credono nel sistema delle Dop”.
 
Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop vuole ricordare, infine, che sono sempre più numerosi quelli che trovano la soluzione proposta dal Consorzio stesso come l’unica strada percorribile. E che in ogni caso, non fosse altro per evidenti ragioni economiche, quella del doppio caseificio si configura come un’arma letale che costringerebbe le aziende ad abbandonare la Dop più importante del Centro-Sud.