E' effettiva la fusione tra le Cantine di Carpi e di Sorbara, nel Modenese. Il progetto, approvato nei mesi scorsi all'unanimità dai due consigli di amministrazione, è stato votato a larga maggioranza anche dagli oltre 1.300 soci che hanno dato il via libera definitivo alla fusione tra le due cooperative vitivinicole, entrambe aderenti a Confcooperative Modena.

Nasce così un'unica cooperativa da venti milioni di euro di fatturato che, con quasi mezzo milione di quintali di uva lavorata, produce da sola un terzo del Lambrusco Dop e Igp attualmente disponibile sul mercato. “Si tratta di un progetto strategico per il futuro delle due nostre cooperative - dice il presidente della Cantina di Carpi e Sorbara, Fausto Emilio Rossi. L'ex Cantina sociale di Carpi, per esempio, che vendeva solo vino sfuso, può cominciare a proporsi anche nell'imbottigliato attraverso un'alleanza con il gruppo Bautista Mart, leader del settore in Spagna, e anche intensificando sinergie con primaria clientela nazionale”.

La fusione tra le Cantine di Carpi e di Sorbara è accolta con soddisfazione da Confcooperative Modena. “Integrazione, internazionalizzazione e innovazione sono le tre parole d'ordine per il settore vitivinicolo modenese e italiano - afferma il presidente di Confcooperative Modena, Gaetano De Vinco. L'auspicata nascita di una grande cantina conferma il ruolo aggregante della cooperazione.

Le dimensioni adeguate delle produzioni e dei fatturati - conclude De Vinco - consentiranno di sopportare meglio gli aumenti dei costi generali, elaborare politiche commerciali più efficaci e raggiungere mercati altrimenti irraggiungibili, valorizzando cosìý sempre meglio il lavoro dei soci e i prodotti tipici del nostro territorio”.