di Maria Teresa Giannini

Secondo brand nel suo mercato, Preziosi Food è un’azienda che produce snack salati di ogni tipo dal 1998. Nel suo stabilimento di circa 15mila metri quadrati a San Nicola di Melfi (Potenza), circa 200 addetti lavorano patatine di differente taglio e dai sapori più vari, fino agli estrusi, passando per i pop corn e i pellets. Preziosi Food, che produce in conto terzi e con il proprio marchio “Salati Preziosi”, fu rilevata dai fondi private equity Vertis e Hat nel 2017, ed oggi, forte dei risultati dell’ultimo quadriennio (del 2023 in particolare), è un’azienda che non smette di innovare su gusti e formati, che guarda con fiducia al domani, dal punto di vista commerciale. Ce ne parla Lorenzo Caporaletti, amministratore delegato di Preziosi Food dal 2020, che ha giocato un ruolo chiave nella ripresa.

Qual è stato il vostro fatturato 2023?
Abbiamo chiuso lo scorso anno oltre le nostre previsioni, con un fatturato di 86 milioni di euro, segnando un +25% sul 2022. È un risultato in parte dato da maggiori volumi, in parte dai prezzi alla vendita più alti a causa dell’inflazione.

Qual è la vostra quota di mercato in Italia in Gdo? Come vi piazzate rispetto al leader di mercato?
Trattiamo tutto il range di snack salati: per il 30% vendiamo con il nostro marchio “Salati Preziosi”, per il 70% lavoriamo sia per la Gdo che per i discount come produttori di private label, che si è molto evoluta in Italia negli ultimi anni. La nostra quota di mercato quindi è la somma delle vendite a brand Salati Preziosi (molto forte in Sud Italia) e la nostra share dei marchi del distributore, che non è facile da quantificare, ma certamente ci vede protagonisti, insieme ad aziende come Pata e Amica Chips. Il leader del mercato italiano è invece concentrato sul proprio brand e non attivo nell’arena delle private label. Per quanto ci riguarda, il 55% delle nostre vendite a volume sono realizzate nel Centro-Sud Italia, dall’Emilia-Romagna e Toscana in giù. Secondo dati Nielsen, siamo il second leader come brand nella zona 4, che comprende Campania, Puglia, Sicilia e Basilicata, in cui siamo di base.

Quali referenze hanno performato meglio nel 2023?
Il 60% delle nostre vendite è rappresentato dalle patatine, sia tradizionali che “Caserecce”, la nostra linea “kettle”, spesse e croccanti, il restante 40% da estrusi a base di mais e formaggio. Anche “Freddie”, i croccantini al formaggio e i “Cornetti” sono due referenze storiche e di grande successo.

Ha accennato al vostro ruolo come co-packer: con quali insegne e discount lavorate? Notate differenze di approccio della clientela verso il marchio “Salati Preziosi” rispetto agli snack Mdd?
Siamo presenti sia come co-packer sia con il nostro marchio nelle maggiori realtà della distribuzione in Italia. Abbiamo oltre 1000 clienti ma una quarantina con volumi significativi e presenti su tutto il territorio nazionale e all’estero, fra discount e Gdo. Tra questi i nomi più rilevanti come Eurospin, Md, Lidl, Aldi, In’s, Vegè, Selex. Serviamo i nostri clienti – Gdo e discount – soddisfacendo le loro specifiche esigenze, ma notiamo come oggi il confine tra i due sia sempre più labile e la clientela sia sempre più in comune. Usiamo il nostro marchio anche per introdurre le novità che poi ci vengono richieste dai clienti private label: in questo senso il nostro brand funge da “palestra” di sviluppo prodotti, che incontrano le nicchie di gusti più innovativi e di tendenza.

Quante persone lavorano a Melfi? Prevedete di espandervi con la produzione e aprire altri stabilimenti, magari altrove?
Attualmente a Melfi lavorano circa 200 persone. Sullo stabilimento abbiamo investito molto, rinnovandone le tecnologie: difatti la produzione è passata da 17 milioni di chili a 33 milioni di chili. Continueremo a crescere in automazione, anche riqualificando parte del personale con task di controllo e sicurezza. Nella zona di Melfi siamo in un consorzio industriale con altre grandi aziende, la Barilla e la Cargill, o quelle del settore automotive. Sebbene nell’immediato siamo concentrati sul completamento in automazione del nostro sito, non è escluso che in futuro si apra un secondo stabilimento, nelle immediate vicinanze del primo. Se così fosse, differenzieremmo la produzione e adibiremmo la nuova struttura agli snack ad alto potenziale, sviluppando la nicchia del “better for you”, ricercando soluzioni di snack a minor contenuto di grassi e zuccheri, basati su vegetali e legumi, con più proteine e fibre, che già abbiamo allo studio, ma sempre bilanciando il benessere con il gusto. Già oggi siamo attenti a queste esigenze sulla nostra linea per i bimbi (snack a base di mais con sorpresa ispirata dai personaggi dei cartoons di Disney) e con la nostra produzione gluten-free (90% dei nostri snack) e certificata dal marchio “Spiga Barrata” della Aic (Associazione Italiana Celiachia).

Come state agendo sul fronte sostenibilità del processo industriale e del packaging, temi ormai molto sentiti dai consumatori più attenti?
Non molti lo sanno, ma Preziosi Food è stato il primo marchio di snack a realizzare una confezione, quella della nostra Casereccia, completamente compostabile e certificata. Oggi i nostri pack sono tutti riciclabili. Sul fronte energetico, già oggi riutilizziamo tutti i nostri scarti organici di lavorazione come biomasse, grazie a una società che collabora con noi, la quale si occupa del loro ritiro 4-5 volte al giorno. Abbiamo stanziato 1 milione di euro per la realizzazione di un impianto fotovoltaico per produrre il 30% del nostro fabbisogno energetico da fonte rinnovabile e un altro investimento da un milione circa servirà a finanziare quello che chiamiamo “water treatment and recovery plan”, per recuperare fino al 70% dell’acqua durante il processo industriale. Entrambi i progetti saranno realizzati fra la fine del 2024 e il 2025.

Nei punti vendita di varie insegne siete presenti in avancassa: questa strategia è decisa da voi come azienda o dai punti vendita?
Se parliamo di “avancassa”, ciò che il cliente può aver trovato è il formato da 20-25 grammi con sorpresa che realizziamo con licenze (personaggi Disney, Dc Comics, o magari dei grandi club calcistici). È una strategia che è sempre in accordo con i punti vendita: se ci viene chiesto, la valutiamo con piacere, ma posso assicurare al 100% che non c’è mai una pressione da parte dell’azienda sui distributori affinché gli snack siano presenti in quella collocazione.

A quali novità state lavorando per il resto del 2024?
Dopo il gusto pollo, la novità del momento sono le patatine al wasabi, ordinabili dal 22 aprile e disponibili nei vari negozi. A breve saranno disponibili anche i nuovi gusti come Chipotle & Bietola Rossa, Paprika affumicata & Chipotle Chili, Deep Smoked Cheese & Cipolla Rossa. Stiamo lavorando inoltre a una tortilla particolare, sia nel gusto che nella forma (arrotolata su sé stessa). Siamo sempre “a caccia” di nuovi sapori etnici o esotici e ci riusciamo grazie al supporto dei partner produttori di aromi che realizzano volta per volta delle combinazioni che i nostri laboratori esterni e pannelli commerciali testano, prima di proporli ai retailer: la nostra forza è sperimentare sempre di più, sorprendere il consumatore e fino a che offriremo un piacere sempre nuovo per il palato e, a nostro modo, anche un momento di coccole e distrazione, questo mercato non andrà in crisi.