Bracchi Group, multinazionale del trasporto merci, ha deciso di avviare un nuovo piano di investimenti per portare al massimo livello gli standard di sicurezza anti-furto.

L’azienda ha portato a termine un processo iniziato anni fa sul fronte della sicurezza dei truck, con la recente dotazione di un equipaggiamento di sicurezza “Livello 4 Vanini”, standard della protezione nei trasporti di merci a rischio furto, anche sulle nuove motrici e semirimorchi inserite nella flotta. In particolare, è stata rafforzata la partnership con un’azienda leader nelle soluzioni di protezione evolute, che garantisce servizi certificati e riconosciuti in tutta Europa, omologati da Tapa, Vanini e Iso.

Tapa è l'associazione per la protezione delle merci destinate al trasporto che riunisce produttori globali, fornitori di servizi logistici, corrieri espressi, forze di polizia e sicurezza ed enti pubblici, con lo scopo di ridurre le perdite di merci causati da attacchi criminali nel settore del trasporto internazionale. Per raggiungere tale obiettivo, Tapa ha fissato alcuni standard di sicurezza che riguardano i trasporti di merce su strada, aereo e gli impianti di stoccaggio.

Così oggi le merci che viaggiano con Bracchi, ed in particolare quelle più preziose, afferenti alle categorie merceologiche del fashion e del beauty, hanno tutte una scorta telematica garantita dal controllo da una centrale operativa sette giorni su sette, 24 ore su 24, con personale specializzato nella gestione di allarmi inviati dagli impianti di sicurezza installati sui mezzi. Ma hanno anche dispositivi in grado di intercettare gli attacchi jammer (i meccanismi che operano nel disturbare le frequenze) e di intervenire tempestivamente. C'è anche il blocco attivo del motore: in caso di pericolo, se a velocità zero, consente lo spegnimento automatico del mezzo in totale sicurezza. Il tutto all'interno di un network internazionale, grazie a partnership con aziende accreditate Soi (Interpol - Europol) in ottica green: i pannelli solari di Solar Matrix garantiscono che i sistemi di sicurezza rimangano a lungo attivi.