L’aumento delle esportazioni, che ha consentito di ottenere un saldo commerciale in crescita del 7,6%, è stato favorito dall’abolizione delle barriere sanitarie in alcuni Paesi.

Come affermato da Lisa Ferrarini (presidente di Assica, Associazione italiana delle carni e dei salumi), infatti, l’abbattimento delle barriere è fondamentale per limitare le perdite economiche delle aziende e permettere loro di essere più competitive sul mercato internazionale.

L’export si conferma uno dei punti chiave per i produttori italiani del settore, come dimostra il Consorzio del prosciutto di Parma Dop cresciuto all’estero del 4%.