di Luca Salomone

Un bilancio da incorniciare per Klépierre, il gigante, francese e internazionale, dei centri commerciali operativo in oltre 10 Paesi attraverso un centinaio di complessi retail di cui 23 in Italia: Gran Reno di Casalecchio (Bologna), Campania di Marcianise (Caserta), Nave de Vero di Venezia, Porta di Roma e La Romanina, nella Capitale, Grandemilia di Modena, Le Gru di Grugliasco, vicino a Torino…

Gli asset amministrati e controllati hanno valore, fine 2023, di 19,3 miliardi di euro. Va poi sommata la partecipazione di maggioranza, del 56,1%, nella svedese Steen & Strøm, finanziaria degli shopping center scandinavi.

Ottime previsioni anche per il 2024

Veniamo alle cifre consuntive. Il flusso di cassa netto corrente (811,6 milioni di euro) è salito a 2,48 euro per azione, con un rialzo del 10,7% sul 2022, mentre i redditi operativi da locazione hanno fatto un balzo del’8,8% a perimetro costante, con un delta positivo di 300 punti base.

Il fatturato dei commercianti, like for like, ha pareggiato, o superato, l’inflazione, con un +6 per cento, mentre l’indebitamento netto è sceso di 130 milioni, abbassandosi a 7.349 milioni.

Gli obiettivi 2024 sono di una crescita dell’Ebe (Risultato lordo di gestione) di almeno 4 punti e di un flusso di cassa corrente per azione compreso fra i 2,45 euro e i 2,50 euro. Inoltre, il gruppo pronostica, sempre per l’anno in corso, un utile netto consolidato di 174,3 milioni di euro.

Commenta Jean-Marc Jestin, presidente Klépierre : «E’ dal 2022 che è ripresa la nostra traiettoria di netta crescita. I valori del portafoglio si sono stabilizzati e i risultati di bilancio, tra i migliori del settore, ci danno nuovi margini di manovra e un ragionevole ottimismo per il 2024. In un contesto di totale evoluzione dei centri commerciali il portafoglio di attivi ci permetterà di assicurare motivi di interesse e novità alle principali insegne retail».

I centri in cantiere

Nel corso del 2023 il gruppo ha firmato 1.658 contratti di affitto, in incremento del 22. Di questi 1.317 sono riconferme di locatari o nuove commercializzazioni, con un tasso di conversione positivo del 4,4 per cento.

Parallelamente resta molto solido il livello di occupazione dei centri Klépierre, al 96% e in aumento di 20 punti base. Idem per la durata media dei canoni, salita a 5 anni e un mese, rispetto a 5 anni del 2022.

Il big francese inoltre ha continuato a investire nell’ampliamento delle principali proprietà. Così, in novembre, è giunto a termine l’ampliamento, di 16 mila e 200 mq, del Grand Place di Grénoble: il valore dell’operazione è di 80 milioni di euro, mentre si sono inseriti una trentina di nuovi marchi in un complesso di 56 mila mq di superficie lorda affittabile, con 120 insegne e 12 milioni di visitatori all’anno.

In Spagna, a Barcellona, il rinnovo di alcune strutture edilizie del centro Maremagnum (22 mila e 632 mq e 80 brand) si concluderà nel primo semestre del 2024.

All’inizio del 2024, infine, Klépierre ha lanciato un progetto di sviluppo per l’estensione dell’Odysseum di Montpellier (75 mila mq e 120 retailer), nel Sud della Francia. Qui sbarcheranno molti nuovi tenant, fra i quali Primark. La conclusione dei lavori è attesa nel 2025.