Già nel 2004 hanno introdotto le prime borsette in mater-bi (famiglia di bioplastiche costituite da materie prime rinnovabili di origine agricola). Per le shopper in carta si è scelta la Cartafrutta, derivata dal riciclaggio del Tetra Pak (per fare una borsa Cuorebio bastano tre brik in Tetra Pak da mezzo litro), mentre la percentuale di carta rimanente è certificata FSC (Forest Stewardship Council).
L’inizio del 2011 è stato segnato da un’altra importante novità: l’introduzione di sacchetti gratuiti, 100% biodegradabili e compostabili, accompagnati dai guanti, per l’acquisto di frutta e verdura (eliminando quindi i sacchetti in politilene destinati, nella migliore delle ipotesi, al rifiuto secco). Sono realizzati in Biocartene derivante da materia prima a base di amido di patata, non commestibile, che pertanto non sottrae risorse destinabili all’alimentazione umana.
Oltre a portare vantaggi ambientali, quelli in Biocartene sono sacchetti perfettamente adatti allo scopo: resistenti, inodore, morbidi al tatto e, in più, riutilizzabili per la raccolta dell’umido o la conservazione domestica di altri prodotti perché, essendo naturalmente traspiranti, proteggono e non creano condensa di umidità.