Con 190 dipendenti, la produzione di Atisale si concentra nelle saline marine di Margherita di Savoia (Bt), Sant’Antioco (CI), per una capacità complessiva di oltre 7 milioni di tonnellate all’anno. Del perimetro aziendale fa anche parte la salina mineraria di Volterra, le cui concessioni sono detenute da Atisale, la cui potenzialità produttiva annua è di circa 100mila tonnellate di sale vacuum. Dal 2011 Atisale è controllata da Sosalt, società siciliana proprietaria di gran parte delle saline della provincia di Trapani, con una produzione di circa 80mila tonnellate annue, con un forte focus sul mercato estero che incide per il 20% sul fatturato totale.

Qual è stato l'andamento (a valore e a volume) della vostra azienda?
Atisale è la realtà leader nella distribuzione di sale su tutto il territorio nazionale e nella fornitura di sale alimentare per le principali insegne della GDO italiana. Secondo produttore europeo, dispone del più grande e antico bacino salante d’Italia e d’Europa che è oggi riserva naturale di Stato. Negli ultimi 12 mesi (ottobre2012-settembre2013) la quantità di sale venduto è di circa 500.000 tonnellate di pordotto per un fatturato di circa euro 35 milioni. Andamento per canale:
•    Retail 24%
•    Industria 62%
•    Altro (Raw material) 14% . 

Quali sono state le vostre novità di prodotto del 2013? Prevedete ulteriori nuovi lanci?
A maggio 2013, forti del nostro know how aziendale e della lunga esperienza come terzisti, abbiamo lanciato la prima linea di sale marino a nostro marchio: CUOR DI MARE, IL SALE MARINO EXTRAVERGINE, 100% ITALIANO.
Un prodotto che nasce con due obiettivi: il primo è quello di creare cultura intorno a un prodotto come il sale che spesso viene scelto dal consumatore con poca consapevolezza e il secondo è quello di avvicinarci in modo sempre più importante al mercato del retail.
Attraverso Cuor di Mare vogliamo essere un patrner propositivo per la gdo, portando elementi fortemente innovativi come l’importanza che diamo al pack e all’etichetta del nostro nuovo prodotto. Qui spieghiamo, per esempio, perché il sale marino è il più indicato per la cucina o perché l’origine di Cuor di Mare, la riserva naturale di Margherita di Savoia nella quale operiamo combinando tradizione e innovazione, è garanzia di un sale naturale che viene raccolto in un ambiente incontaminato. Ecco perché extravergine.
Oltre a essere un prodotto di prima qualità, infatti, Cuor di Mare è un vero e proprio strumento di comunicazione e informazione verso il consumatore che in questo settore ha bisogno di essere guidato verso una scelta che sia consapevole.
Per il 2014 non abbiamo in programma nuovi lanci di prodotto, ma in intendiamo proseguire con investimenti per ottimizzare i processi produttivi e proseguire con progetti di ricerca con focus sull’incremento del livello di sicurezza e salvaguardia dell’ambiente.

La svolta salutistica dei consumatori registrata soprattutto negli ultimi due anni si è riversata negativamente in qualche modo sul comparto? Avete realizzato (o prevedete) prodotti pensati per gli appassionati del wellness o per chi ha intolleranze particolari?
Per il lancio di Cuor di Mare abbiamo effettuato un’importante ricerca di mercato (aprile 2013), dalla quale emerge che la preferenza del consumatore, anche se lentamente, propende per un sale di tipo iodato. Ma allo stesso tempo abbiamo rilevato che il consumatore predilige un prodotto di provenienza marina e made in Italy.
A questa esigenza risponde Cuor di Mare (disponibile anche nella versione iodata) che è un sale marino e, in quanto tale, ha un’alta solubilità e un maggiore potere salante incidendo positivamente sull’equilibrio nutrizionale e sul mantenimento delle proprietà organolettiche dei singoli ingredienti in cucina. Per questo motivo è semplice comprendere come il sale marino sia la tipologia più idonea al consumo quotidiano per una dieta equilibrata che sia allo stesso tempo gratificante per il palato.
Inoltre, la produzione di Atisale avviene in un ambiente incontaminato attraverso un processo che ha le sue origini nella tradizione italiana che rende il sale unico per la sua sapidità autentica e per la complessità degli elementi che lo differenziano da tutti gli altri tipi di sale.

Quanto ha pesato, invece, il successo della cucina etnica tra gli italiani?
La stessa ricerca cui facevo prima riferimento ha rilevato un certo interesse  del consumatore per la categoria “Sali del Mondo”. Per ora, però, resta comunque una nicchia di mercato.

Sul fronte delle strategie comunicative, come vi state muovendo per far conoscere le vostre gamme di prodotto?
Cuor di Mare è un sale che non c’era, un sale marino nuovo anche nel modo di presentarsi al pubblico e alla gdo.Partendo dal pack, abbiamo scelto colori inusauli per il settore, per colpire il consumatore ed emergere come reale novità che può raccontare e mostrare in modo trasparente la qualità del sale marino italiano (da qui la finestra che vedete nella confezione e che permette di scorgere il prodotto all’interno).Il naming stesso – ‘cuor di mare’ – rimanda all’ambiente naturale in cui il sale nasce; ed ‘extravergine’ è un termine di forte impatto che ricorda la straordinaria bellezza dell’ecosistema in cui si trova la salina di Margherita di Savoia; 100% italiano, infine, dà garanzia al consumatore circa la provenienza e la filiera del prodotto.Come dicevo, vogliamo fare cultura, raccontare le proprietà del sale marino, per questo abbiamo creato un sito web che nel dettaglio mostra “tutto il buono del sale” (cuordimare.it), abbiamo studiato e pianificato uno spot sulle principali reti televisive, e una campagna stampa sulle principali testate trade.In parallelo abbiamo inoltre organizzato un evento di lancio coinvolgendo un’esperta nutrizionista e professionisti della gdo in una tavola rotonda di confronto sul posizionamento del sale in Italia e nel mondo.

Quanto conta l’innovazione per il comparto?

Per mantenere elevati i nostri standard produttivi è necessaria una continua attività di ricerca e sviluppo, con un focus particolare sull’innovazione di prodotto e di processo.
Obiettivo degli investimenti in R&D è il raggiungimento di un perfetto equilibrio tra proprietà organolettiche, standard qualitativi della produzione industriale ed efficienza distributiva.
Attualmente collaboriamo con università e centri di ricerca per la realizzazione di nuovi prodotti e per il miglioramento costante della qualità produttiva.
Il sale è sovente considerato un elemento marginale nella catena produttiva. Attraverso l‘innovazione e la ricerca vogliamo far crescere la cultura del sale e posizionarlo come elemento importante nella cucina mediterranea.
E, in questo, anche un tipo di comunicazione diversa e fuori dai solti schemi,gioca un ruolo fondamentale.
I nostri investimenti, inoltre, sono ampiamente dedicati ad attività per la salvaguardia dell’ambiente che è parte integrante della nostra produzione.