Sono passati diciotto anni dalla fondazione del Gruppo Romano Supermercati, nato dall’unione di dodici famiglie operanti nel mondo della grande distribuzione, desiderose di costituire un’unica realtà ben organizzata per vincere insieme le sfide imposte dal mercato. Diciotto anni in cui il Gros ha effettivamente registrato diversi successi, ampliando la propria rete di punti vendita sul territorio laziale e incrementando la propria quota di mercato. Forte dei risultati raggiunti finora, il gruppo guarda al futuro con ottimismo, anche grazie al suo recente ingresso nel Consorzio Sun (Supermercati Uniti Nazionali): Giorgio Trombetta, presidente del Gros, ci racconta la storia, i traguardi e gli obiettivi del gruppo.

Presidente, quando e perché nasce il Gros?
Il Gros nasce 18 anni fa, quando 12 imprenditori romani - un po' delusi dall'organizzazione di un'insegna della distribuzione organizzata - hanno deciso di unirsi in unico gruppo locale. Ognuno, inizialmente, gestiva la propria attività in maniera differenziata finché nel 2001 è stato comprato un magazzino di 18.000 mq dove sono stati centralizzati gli acquisti e dal quale hanno iniziato a partire le spedizioni di merci ai vari soci. Questo operare insieme ha dato delle grandi possibilità per quanto riguarda margini e utili, a vantaggio di tutte le realtà del gruppo. Nel 2008, poi, il Gros è entrato a far parte della Centrale d'acquisto formata da Finiper, Unes e Carrefour: un rapporto durato 5 anni che ha aiutato il nostro gruppo a crescere ulteriormente, favorendo l'ampliamento della rete e dei punti vendita.

Parliamo proprio della vostra rete: oggi com'è strutturata?
A oggi il Gros conta 152 punti vendita, dislocati tra Roma e provincia. Per quanto riguarda i format abbiamo 4 mini iper, 27 supermercati di grandi dimensioni, 77 supermercati, 33 superette e 11 mini mercati per un totale di circa 130.000 mq.

Come si è chiuso il 2012 per il gruppo e qual è andamento del 2013, a livello di vendite e fatturato?
Lo scorso anno il Gros ha fatturato complessivamente circa 1 miliardo e 130 milioni di euro alle casse, una cifra aumentata nel primo semestre del 2013 con un +7,97% (+3,5% a parità di rete). Si tratta, ovviamente, di un ottimo risultato che dimostra come il Gros sia in controtendenza con il resto del mercato, attualmente in forte difficoltà.

Quali sono le ragioni di questo successo?
Ce ne sono diverse, ma a parer mio la principale è la presenza dei nuclei familiari dei dodici soci all'interno dei punti vendita. Un modello gestionale che, da un lato, riduce i costi di addetti e collaboratori e, dall'altro, favorisce il contatto quotidiano diretto con i clienti, riuscendo a comprenderne meglio desideri e necessità. I risparmi operativi e logistici, inoltre, consentono ai soci di incrementare la scontistica a favore della clientela.

A proposito di offerte e sconti: com'è pianificata la strategia promozionale del gruppo?
Il Gros ha da sempre seguito un piano promozionale piuttosto aggressivo. Come già nel 2012, anche per quest'anno sono previsti, infatti, 33 periodi promozionali accompagnati da altrettanti volantini (ne distribuiamo in totale ben 96.000). Abbiamo, inoltre, una serie di prodotti che chiamiamo "al risparmio", di grande convenienza: si tratta, in particolare, di circa 500 referenze provenienti per lo più da produttori locali, vendute a prezzi fortemente competitivi e bloccati di sei mesi in sei mesi. Prezzi molto vicini a quelli dei discount, ma con una qualità di prodotto sicuramente maggiore, molto apprezzata dai clienti: nel 2012 questa linea di prodotti ha rappresentato ben il 7,5% del totale fatturato.

Qual è, secondo lei, il maggior punto di forza dei negozi del Gros?
L'importanza che attribuiamo al fresco, senza dubbio. Le famiglie dei soci provengono soprattutto dai settori della carne e della gastronomia e quindi hanno una particolare cura nell'esposizione di questi reparti nei punti vendita, proponendo sempre prodotti di alta qualità a prezzi molto competitivi. L'assortimento dei nostri negozi è, poi, piuttosto ricco: si trova, infatti, più del doppio dei prodotti rispetto a un normale supermercato, offrendo così ai nostri clienti una possibilità di scelta davvero ampia.

Quanto conta per voi la private label?
Abbiamo recentemente inserito nei nostri assortimenti una linea di prodotti a marchio Consilia, al momento dedicati al reparto della detergenza, che intendiamo sviluppare insieme al Consorzio Sun elaborando una strategia di presentazione e posizionamento dei prezzi valida e originale.

Come vi muovete sul fronte della comunicazione?
Noi del Gros investiamo soprattutto sulla realizzazione di campagne veicolate attraverso affissioni sul territorio romano e messaggi pubblicitari diffusi dalle radio locali.

E' stato da poco inaugurato il vostro nuovo centro distributivo: quali sono le sue principali caratteristiche?
Questo centro distributivo è il simbolo dell'importanza che attribuiamo all'innovazione nonché del valore che diamo alla collaborazione: tutti i soci hanno infatti investito nella realizzazione di un magazzino di 42.000 mq nei quali è possibile la gestione di ben 75.000 posti pallets. Si tratta di una struttura fortemente robotizzata e informatizzata sia per quanto riguarda lo spostamento delle merci che per la preparazione degli ordini effettuati dai singoli soci al magazzino stesso: un'automatizzazione che ci garantisce un risparmio tra il 15 e il 20%, consentendoci così di proporre prezzi competitivi nei punti vendita. Non solo: il centro ci permette anche di affrontare il mercato esterno di altri commercianti da poter affiliare o servire con una somministrazione di prodotti a prezzi e condizioni migliori di quelli che riescono oggi a ottenere. Un servizio che ci consentirebbe di ridurre ulteriormente i costi del magazzino, incrementando di conseguenza il nostro fatturato. Abbiamo, inoltre, acquistato un'altra area da 40.000 mq sulla quale costruiremo un altro magazzino di 15.000 mq dedicato ai prodotti freschi (ortofrutta, pesce, salumi e formaggi). Per quanto riguarda la carne, invece, è prevista la realizzazione di un Centro Carne di 25.000 mq che ospiterà anche un mattatoio.

Lo scorso anno il Gros è entrato a far parte del Consorzio Sun: quali sono i vantaggi per il gruppo e qual è, invece, il contributo che avete portato al Consorzio?
Una volta cessato il nostro rapporto con Unes avevamo bisogno di trovare un'altra Centrale d'acquisto importante, nella quale però entrare alla pari senza dover pagare una royalty dando mandato a un operatore della Centrale. Il Sun ci ha dato questa possibilità, consentendoci di entrare in ESD, la seconda Centrale d'acquisto italiana che può ottenere contratti d'acquisto molto validi. Il nostro apporto al Sun è altrettanto importante: con il nostro arrivo, infatti, il Consorzio è passato da una quota dell'1,6% a livello nazionale al 3%, con un fatturato di oltre 3 miliardi di euro. Una crescita di cui giova anche la stessa ESD, formata per il 10% dal Sun, il 60% da Selex, il 15% da Agorà e l'altro 15% da Acqua & Sapone.