Pan&Co è presente sul mercato italiano dal 2001. Da allora lo sviluppo in Italia è stato costante e ha portato l’azienda ad affinare sempre di più la propria offerta, tenendo conto delle esigenze specifiche dei consumatori del Belpaese. Da luglio 2012 opera in Italia con una filiale che ha sede a Merano nell’Alto Adige, la regione che rappresenta il collegamento ideale tra Austria e Italia. L’Amministratore Delegato Emanuele Bassi ci racconta i punti di forza dell’azienda.

Alla luce della vostra presenza in Italia da più di dieci anni, con quale spirito affrontate l’anno in corso e soprattutto quelli futuri?
In questi anni lo sviluppo di Pan&Co in Italia è stato notevole. Abbiamo iniziato come outsider sul mercato, siamo state una delle prime ditte straniere ad entrare nel mercato italiano. Per noi l’Italia è diventata una piazza molto importante, tanto che abbiamo iniziato a sviluppare prodotti ad hoc per questo mercato. Abbiamo anche cercato di crearci il nostro spazio, offrendo al cliente prodotti particolari che ne potessero soddisfare le esigenze. Il 2012 si è chiuso, nonostante la crisi, con un risultato leggermente positivo, chiaramente il 2013 è un altro anno molto difficile, con i consumi in calo nel food. Per riuscire ad avere comunque risultati positivi dobbiamo lavorare molto sulle novità ed inoltre allargare il mercato a nuovi clienti.

Perché un buyer della grande distribuzione dovrebbe scegliere un vostro prodotto invece che un prodotto di un’azienda italiana?
Possiamo offrire principalmente la qualità del prodotto, in quanto la quasi totalità delle nostre referenze sono prodotte senza additivi artificiali, preparati con lievito madre naturale e inoltre sia la forma sia le materie prime sono studiate per far sì che un prodotto come il nostro, che è surgelato, una volta cotto duri più lungo e meglio dei prodotti dei nostri concorrenti.  Da varie ricerche di mercato che abbiamo effettuato è emerso infatti come uno dei difetti che il consumatore ha più spesso dichiarato di trovare nell’offerta di pane che in origine era precotto e congelato era che il prodotto dopo poche ore non fosse più buono. Sapendo questo vogliamo che il nostro cliente non si trovi in questa situazione rispetto ai propri consumatori. Il nostro prodotto dura in media il doppio come freschezza rispetto a quelli della concorrenza. Questo è il primo punto.

Il secondo elemento è la varietà della nostra offerta. Importante per noi è offrire un assortimento più differenziato possibile, in modo c da fidelizzare il nostro cliente.
Terzo punto è che noi non offriamo solamente il prodotto, ma collaboriamo a sviluppare il reparto panetteria dei nostri clienti a 360°.

Per quest’anno avete in progetto qualche particolare novità?

Abbiamo portato qui a Tuttofood sei nuovi prodotti; si tratta di referenze molto particolari, ne cito tre. Uno è un prodotto con mirtilli e noci, studiato per persone che vogliono stare attente alla linea, magari sportive, infatti l’abbiamo usato anche per sponsorizzare delle maratone; poi abbiamo un panino con latte di pascolo, latte di mucche nutrite solamente con erba o fieno; la particolarità di questo prodotto è che il latte delle mucche cambia gusto a seconda delle stagioni, quindi il prodotto risulta cambiare leggermente sapore nel corso dell’anno. Il terzo prodotto è un panino caprese, con nell’impasto pomodori secchi e mozzarella. Si tratta di prodotto altamente riconoscibile dal consumatore italiano.

Ultima domanda, fatturato 2012 e ambizioni 2013?

Il fatturato 2012 è stato, come dicevo, leggermente positivo, ammontando a circa 5 milioni di euro. L’obiettivo per il 2013 è di incrementerlo ulteriormente, ci aspettiamo un aumento del 10%, sicuramente ambizioso, e per questo stiamo lavorando molto sulle novità e sullo sviluppo dei nostri prodotti.