Il Gruppo Togni è tra i più importanti player nazionali nella produzione di acque minerali, con marchi come Frasassi, Gocciablu, San Cassiano. Nell’ultimo trimestre del 2023 il gruppo marchigiano, tramite una complessa operazione, ha completato l’acquisizione del marchio e dello stabilimento produttivo di Acqua Sepinia, la cui fonte si trova nel Sannio, ai piedi del massiccio del Matese, fra Molise e Campania. Con l’ingresso nella compagine di Sepinia, gli stabilimenti produttivi diventano 5 e il numero di impiegati quasi 150 per il Gruppo che, dal 2014, è anche leader di mercato a volumi in Gdo nel segmento altro secco, grazie al brand Rocca dei Forti e che continua la propria espansione nonostante la congiuntura economica e una situazione del settore non semplice da affrontare, come spiega Andrea Scarabotti, direttore commerciale di Togni.

Com’è stato il mercato delle acque nel 2023?

In generale nel mercato domestico si è registrata una flessione a volume nel canale grocery di quasi tutte le categorie prodotto. L’aumento dei costi di tutta la filiera ha fatto infatti lievitare i prezzi al pubblico e ha rallentato i consumi, influendo anche sul comparto acque minerali.

Come sono andate le vendite lo scorso anno?

Nonostante questa contrazione, Togni registra nel canale off-trade una crescita a volume con Frasassi del +15% e +2% nell’on-trade. In generale, i risultati ottenuti nel 2023, confermano la solidità del Gruppo, grazie a un incremento del giro di affari attestatosi a +9,1%, a sottolineare come la qualità dei nostri prodotti sia riconosciuta e apprezzata a tutti i livelli. Proseguirà quindi anche nel 2024 il nostro impegno per portare sulle tavole italiane e non solo i nostri brand, simbolo dello stile di vita italiano.

Qual è stato il vostro fatturato 2023? Quanto lo scostamento con il 2022?

Quello da poco trascorso è stato un anno decisamente positivo: siamo passati dai 63,5 milioni del 2022 ai 68 milioni del 2023.

Le acque del Gruppo Togni trovano uno sbocco commerciale anche all’estero o è un canale che dovete ancora implementare? Quanto conta a livello percentuale su fatturato e vendite?

La nostra strategia di internazionalizzazione prosegue spedita: l’export ultimamente ha avuto un peso specifico di rilievo sull’andamento del gruppo. Sono 50 i mercati esteri in cui i consumatori possono reperire i nostri brand, con una presenza significativa nell’Est Europa, nel Nord America e nel Medio Oriente. Le performance generalmente positive sono da attribuire anche a Gala, la nuova linea premium del marchio San Cassiano che continua a raccogliere pareri favorevoli da consumatori di diversi mercati, dopo essere stata insignita del prestigioso premio Best Packaging 2021 – Oscar dell’imballaggio, organizzato da Packaging Meeting e promosso da Istituto Italiano Imballaggio, con il patrocinio della Fondazione Carta Etica del Packaging.

Quanto hanno inciso (se hanno inciso) i problemi nel reperimento di anidride carbonica dello scorso anno?

Per fortuna, grazie a partnership pluriennali con fornitori di riferimento, l’azienda non ha avuto problemi di reperimento materia prima.

Cosa vi ha spinti a fine giugno a investire proprio sul rilancio di Acqua Sepinia?

L’investimento in Molise è solo uno dei risultati di una lunga politica aziendale che punta allo sviluppo continuo del business delle acque minerali. L’operazione Acqua Sepinia è l’ultimo passo di un percorso durato più di un anno. Il nostro obiettivo è quello di far diventare Acqua Sepinia un’acqua di riferimento per tutto il Sud Italia seguendo i valori che ci contraddistinguono: il rispetto dell’ambiente, della comunità locale e la valorizzazione del territorio appenninico.

Cosa vi aspettate dal 2024 appena cominciato?

La recente tendenza di progressiva diminuzione dell’inflazione fa auspicare a una ripresa dei consumi nel 2024 in tutti i canali. Il Gruppo, anche grazie all’ingresso di Sepinia, cercherà di approcciare in maniera sempre più decisa il mercato attraverso i brand storici e un rafforzamento del presidio nel Sud Italia.