Giro d’affari in aumento, rete di punti vendita e in affiliazione ulteriormente sviluppata, rafforzamento della marca commerciale: sono questi i principali traguardi raggiunti nel corso del 2012 da Simply Italia che si appresta a portare avanti i propri progetti di crescita ed espansione anche nell’anno corrente. Ce ne parla Antonello Sinigaglia, Direttore Generale Simply Italia.

Come si è concluso il 2012 in termini di fatturato e di vendite per Simply?
Per la rete diretta il 2012 è stato per Simply Italia un anno a due velocità. Fino a settembre abbiamo registrato un andamento positivo (+1,3%) a parità di punti vendita, ma nell’ultimo trimestre c’è stata una brusca inversione di tendenza, con decrementi anche di 2/3 punti percentuale. Grazie al buon andamento di inizio anno, il risultato del 2012 a parità è stato comunque positivo (+0,5%).
Per quanto riguarda la rete franchising, il giro d’affari generato alle casse dagli affiliati diretti (569 pdv) e dei Master (945 pdv) ha registrato nel 2012 un incremento di tre punti percentuale.
Nel 2013 continuano le difficoltà a partire del calo dei consumi di circa 4%.  Aumentano le spese (personale, energia, benzina) e diminuiscono i margini per effetto di un mix di vendite spostato sui prodotti di primo prezzo e sui prodotti proposti in promozione. Il fatturato a parita' di rete segue l'andamento del mercato con un calo del 3%.
 
Per quanto riguarda lo sviluppo rete com’è andato l’anno?
Per quanto riguarda la rete diretta, abbiamo aperto 5 nuovi supermercati nel nord Italia, nello specifico il Simply di Via Leoncavallo a Milano, il Punto Simply di via Circo a Milano, il Simply di Casarile MI, il PuntoSimply di San Colombano al Lambro MI e il Simply di via Apollonio a Brescia. Anche la rete franchising è cresciuta (+2,6%) in Campania, Puglia, Liguria e Piemonte, soprattutto grazie a nuovi contratti di affiliazione firmati dai nostri Master e ad un nuovo accordo di Master franchising stipulato con un importante imprenditore campano.
 
Qual è il suo punto di vista sul controverso art.62?
Seppur sia lodevole la volontà di tutelare il mondo agroalimentare e le PMI disciplinando i termini di pagamento, la rigida regolamentazione delle transazioni alimentari ha messo in seria difficoltà tutto il comparto del commercio, con impatti pesanti sulla autonomia negoziale e alla gestione contrattuale con i fornitori. Come già auspicato dalla nostra associazione di categoria, alla luce delle difficoltà di accesso al credito, ritengo sia necessario rivedere l’articolo per dare respiro alle aziende distributive e tutelare la libera negoziazione tra le parti.
 
Parliamo della pressione promozionale. Nel 2012 c’è stata un’accelerazione del ricorso ad essa da parte delle catene. In Simply come la gestite?
La pressione promozionale è diventata, sempre più, una leva fondamentale nella scelta d’acquisto delle famiglie in questo periodo di crisi profonda del potere d’acquisto. In Simply nello scorso hanno abbiamo aumentato la pressione promozionale che si attesta ad oggi  quattro punti percentuale sopra la media di mercato (un investimento di 100  milioni di euro). Ogni settimana abbiamo più di 1000 prodotti, sia dell’industria sia di Marca Privata, in promozione nei vari formati: superette PuntoSimply, supermercati di prossimità Simply e supermercati d’attrazione IperSimply.

Quant’è importante il volantino promozionale per voi? Quali sono le altre armi a disposizione delle insegne in questa situazione di crisi?
Per un’azienda della grande distribuzione il volantino è fondamentale, soprattutto in questo periodo di profonda crisi dei consumi, che ha accentuato gli acquisti in promozione e la concorrenza tra le insegne. Gli altri strumenti che mettiamo in campo per fronteggiare la crisi sono l’ottimizzazione rete di vendita, lo sviluppo selettivo anche per quanto riguarda la rete in franchising e l’adozione di tutte quelle innovazioni che ci consentono di ridurre le spese fisse. La chiusura di tutti i banchi surgelati, ad esempio, unita ad altre particolarità tecniche, ci ha permesso di ridurre del 2,5% l’energia elettrica consumata dai punti vendita nel 2012.
 
A fine ottobre avete debuttato in tv con un investimento complessivo di 5 milioni di euro, una scelta un po’ in controtendenza rispetto al massiccio ricorso alla comunicazione digitale da parte delle aziende. Qual è la maniera più efficace per comunicare con il consumatore oggi?
I mezzi di comunicazione messi in campo da Simply, oltre alla recente campagna istituzionale prima sui periodici consumer e poi televisiva, sono i classici del mondo del retail: affissioni, stampa quotidiana, oltre ovviamente ai nostri canali in-store e on-line. Il volantino rimane comunque il nostro mezzo principe, che copre il 60% dei nostri investimenti di comunicazione. Non bisogna dimenticare che i volantini oltre a comunicare ai nostri clienti, servono anche per fare attrazione.
 
Al centro della vostra strategia c’è lo sviluppo in ampiezza e profondità della marca commerciale che già ha registrato un incremento a valore a due cifre. Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissi a breve termine e in che modo intendete raggiungerli?

Il nostro obiettivo è quello di raggiungere il 25% di quota, attraverso lo sviluppo del segmento primo prezzo Simply Basic (da 300 a 500 referenze) e dei prodotti richiesti dai nuovi trend di consumo (biologico e intolleranze).
 
Una previsione per il 2013?

Le prospettive non sono rosee: la pressione fiscale e la disoccupazione sono in continuo aumento, mentre la fiducia e il potere d’acquisto delle famiglie continuano a calare. Come se non bastasse, in questo difficile contesto si andranno probabilmente ad aggiungere i drammatici effetti dell’aumento dell’IVA previsto a luglio, che porterà certamente ad un aggravarsi della situazione e a ulteriore calo dei consumi alimentari, con un progressivo indebolimento dell’intero comparto del commercio.