Le performance dell'azienda di Valdobbiadene nel 2012 sono state positive sia sul fronte del mercato interno (+4,8% a valore), dove l’azienda vanta una ponderata in grande distribuzione pari a 64, che sui mercati internazionali (+12% a valore). In particolare, in Italia, a fronte di un mercato Spumante che cala del 3% a volume, il segmento secco cresce del 2,3% con Valdo che ne detiene la leadership con una quota del 9,7% a volume.

Come si è chiuso il 2012 dal punto di vista finanziario per Valdo?
Il 2012 è stato un anno sostanzialmente positivo per Valdo. Abbiamo un fatturato in crescita del 6%, siamo riusciti a vendere oltre 10,3 mio di bottiglie con un +12% vs last year. Anche il risultato bottom line è robusto ed in crescita e questo ci conforta in quanto garantisce solidità finanziaria per continuare ad investire in progetti di valore e costruzione della marca.

Quali sono i canali e i prodotti che hanno performato meglio?
L’anno quanto meno in Italia è stato caratterizzato da trend emergenti di comportamento delle famiglie che evidenziano aspetti quali:
- Un clima di grande incertezza
- Un grado di fiducia in calo
- Una propensione al taglio delle spese superflue
- Una riduzione della spesa sul Largo Consumo.
Riassumendo le tre parole chiave che governano il comportamento d’acquisto delle famiglie italiane oggi a mio avviso sono:
1. RINUNCIA
2. SACRIFICIO
3. CAUTELA
Questo profondo cambiamento dei comportamenti di acquisto del consumatore ha sicuramente impattato sulla performance del canale HoReCa e quindi dei consumi fuori casa, spostando in taluni casi momenti di consumo all’interno delle mura domestiche. In questo scenario la nostra performance all’interno del canale GDO è stata positiva. Il nostro Marca Oro cresce infatti in quota a valore e volume confermandosi market leader in Italia. Nel canale Horeca eccezionale a mio avviso la performance del nostro Spumante “Origine” che ha superato il mezzo milione di bottiglie vendute a poco più di un anno dal suo lancio.

Facciamo un bilancio dei risultati ottenuti, invece, nell’export..
Una sola parola. Eccezionali! I numeri non solo dimostrano che abbiamo saputo lavorare bene ma confermano il successo all’estero di un prodotto vincente come il Prosecco, vera espressione del nostro “bel Paese”. Speriamo che la dissennatezza di alcuni non disperda la creazione di valore che le aziende “Prosecchistiche” sono riuscite a costruire intorno al prodotto, e crei di conseguenza un progressivo svilimento della categoria. Questo è il vero e fondamentale punto su cui riflettere.

Quali sono gli obiettivi ancora da raggiungere?
Nel mio caso sono solo all’inizio per cui le direi che l’obiettivo è e resta per me innanzitutto quello di capire le dinamiche di categoria ed in generale del mondo del vino. Profondamente diverso rispetto a quello di categorie in cui sono cresciuto, quali Pasta, Biscotti, Sughi, Merende e Pani da tavola.
Per Valdo gli obiettivi sono certamente quelli di mettere in sicurezza il business HoReCa Italia, crescere ulteriormente in quote e distribuzione in GDO Italia, costruire una mentalità ed approccio di Direct Customer Management al di fuori dell’Italia ed in particolar modo nell’area DACH (Germania, Austria e Svizzera) e poi naturalmente aggredire i grandi mercati quali Stati Uniti, Canada, Brasile, Australia, Giappone e Cina.

Qual è la posizione di Valdo Spumanti sul mercato europeo dei vini spumanti? E nei Paesi extra-europei?
È una Valdo che mentre in Europa opera da anni con posizioni certamente da migliorare ma senza dubbio di presenza e notorietà, nei mercati “overseas” ha ancora molto da fare. In questi ultimi Mercati sarà fondamentale una buona dose di umiltà, curiosità e passione ma soprattutto volontà di imparare a come fare business in realtà così profondamente diverse rispetto a quelle europee.

Quale ruolo ha l’innovazione, di processo e di prodotto, per l’azienda?
Valdo e la sua proprietà credono molto nell’innovazione sia di prodotto che tecnologica e continuano a tenere l’acceleratore schiacciato sugli investimenti. Investire continuamente nell’innovazione è l’unica strada percorribile per rimanere competitivi, ed è per noi un’ area di grande attenzione presente, passata e futura. Inoltre stiamo anche migliorando l’innovazione di prodotto investendo dal 2012 in ricerca per meglio capire ed individuare bisogni e desideri del consumatore.

Dal punto di vista della comunicazione, media tradizionali o digitali?
E’ un tema su cui stiamo riflettendo molto in vista dei prossimi anni.
Abbiamo un progetto nel cassetto che ci piace molto ed è di grande valore e lungimiranza per poter iniziare a dir la nostra in materia di social media marketing. Certo il digital è tematica complessa e bisogna imparare a muoversi bene in questo territorio per evitare dispersione di risorse tempo e finanziarie. Ma certamente oggi questo tipo di comunicazione è imprescindibile per una realtà come Valdo che fa di eventi e momenti di consumo apericena una “source of business” sempre più importante e di rilevanza strategica.


Stefania Lorusso