di Luca Salomone

Ambrosi, azienda di primo piano nei settori del Grana Padano e del Parmigiano reggiano, realizzerà un nuovo impianto di stagionatura presso la sua sede di Castenedolo, in provincia di Brescia. Il polo, una volta completato potrà, contenere oltre 120 mila forme dei due pregiati formaggi.

Lo si apprende da una nota congiunta della stessa azienda, di Banco Bpm e Sace. Bpm ha infatti erogato, per sostenere l’operazione, un finanziamento di 5 milioni di euro, a sua volta coperto, per l’80%, dalla ‘garanzia green’ della finanziaria pubblica.

La somma ha, come scopo, di inquadrare il nuovo impianto in una logica generale di sostenibilità, rispettando tre dei maggiori obiettivi previsti dall’Unione europea: mitigare il cambiamento climatico, nonché prevenire e ridurre l’inquinamento.

«Da anni il nostro gruppo – precisa Giuseppe Ambrosi, presidente e amministratore delegato - opera secondo criteri di responsabilità in termini sociali, ambientali ed economici, nella convinzione che qualità, innovazione e protezione siano tutti elementi fondamentali per una crescita economica sostenibile e rispettosa dell’ambiente

«Ritengo sia necessario e imprescindibile – continua l’imprenditore - perseguire uno sviluppo aziendale in questa direzione. La sostenibilità, declinata nei vari aspetti che caratterizzano la nostra attività sarà, infatti, il tema centrale della nostra strategia di business dei prossimi anni».

Circa un anno fa, a luglio 2022, Ambrosi è passata, al cento per cento, sotto l'egida del colosso francese Lactalis, andando a sommarsi a un portafoglio italiano che già comprendeva Invernizzi, Locatelli, Cademartori, Parmalat, Galbani, Nuova Castelli…

La società bresciana ha raggiunto, nell’esercizio 2022, un fatturato di 435 milioni di euro, realizzati, per più del 50 per cento, in una cinquantina di Paesi esteri.

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