Richetti, secondo produttore europeo di merendine fresche e refrigerate, passa al fondo Gapef3 di Green arrow capital, che ne rileva la maggioranza. La famiglia fondatrice continuerà a detenere una partecipazione significativa e conserverà gli attuali ruoli operativi

L’azienda siciliana, con sede a Caltagirone (Catania), è un terzista di primo piano per conto della Gdo, dei discount e delle grandi industrie dello snacking.

La società è nata alla fine degli anni Novanta, su iniziativa di Giuseppe Antonio Richetti, come produttore di specialità surgelate. Nel 2008 l’attività si è allargata ai biscotti per gelati e alle merendine refrigerate nell’area industriale di Teramo.

Nel 2021 il suo giro d’affari è stato superiore ai 50 milioni di euro, rappresentati, per circa l’80 per cento, dalle merendine refrigerate, con un Ebidta intorno 15 per cento dei ricavi. Il fatturato estero tocca il 60 per cento dei ricavi.

La partnership del fondo è incentrata su un piano di espansione che punta alla crescita dei volumi attraverso l’aumento della capacità produttiva, all’allargamento della base clienti e al rafforzamento organizzativo.

Richetti ha conseguito una crescita a doppia cifra negli ultimi anni, a seguito del rapido sviluppo del segmento delle merendine refrigerate, la cui referenza principale è costituita dalla fetta al latte, per un valore complessivo stimato, a livello continentale, in 2 miliardi di euro.

L’evoluzione del mercato è trainata da una serie fattori, come la sempre maggior attenzione da parte dei consumatori alle caratteristiche “funzionali” dei prodotti (assenza di conservanti e coloranti, presenza di latte e yogurt), l'estensione della gamma di offerta delle industrie dolciarie su nuove categorie merceologiche, lo sviluppo dei fuoripasto in generale.

L’operazione è stata supportata da un pool bancario composto da Crédit Agricole - in qualità di banca agente -, Bper Banca e Banca Sella, attraverso un finanziamento che prevede il rispetto e il raggiungimento di un serie di parametri Esg.