Si parlerà di Italy o di Ekea? E ci saranno o non ci saranno le polpette? Comunque si voglia scherzarci sopra la coabitazione italo-svedese nel punto vendita Eataly di Roma Ostiense - aperto nel 2012 su 17.000 mq - è un grande progetto retail, foriero di successi sia per il colosso dei mobili, sia per il gruppo fondato da Oscar Farinetti e Andrea Guerra.

Ikea entra, con un negozio di 700 mq, nella prima sede capitolina di Eataly, sede da poco rinnovata, con un investimento di 2 milioni di euro. L’apertura sarà a breve e in funzione delle autorizzazioni ufficiali e, visto che si parla di un ‘pop-up’, bisogna ovviamente pensare a un negozio temporaneo, anche se il concetto, in casa Ikea, è molto relativo. Ricordiamo che, sempre a Roma, ad aprile 2017, è stato inaugurato, nella centralissima Piazza San Silvestro, il primo pop-up store dedicato al mondo della cucina. Chiuderà, con grandi applausi, intorno al 6 gennaio 2019, dunque dopo oltre un anno e mezzo.

Diviso su 2 piani, il nuovo spazio dell’Ostiense è concepito come un luogo dove vivere un’esperienza unica. Segna, soprattutto, un’altra tappa nella strategia (mondiale) di vicinato del gruppo, nella quale rientra, per esempio, il nuovo format ‘Progetta&Arreda’ lanciato ad Arese, presso ‘Il Centro’ e a Bolzano, nello shopping center Twenty.

Anzi l’Italia, in questo percorso, è una nazione laboratorio. Lo conferma Sara Del Fabbro, deputy country manager di Ikea Italia: “Roma ricopre, insieme a Milano, con i 3 Locker Ikea un ruolo di primo piano nella strategia globale, come teatro in cui concentrare sforzi e investimenti per sperimentare nuovi format che in futuro potranno essere esportati in tutti gli altri Paesi in cui siamo presenti”.

All’Ostiense, al piano terra, il negozio è caratterizzato dall’esposizione di prodotti living, cucine, complementi d’arredo, divisi in 6 isole, con un’area (un ‘podio’), all’ingresso, dove si concentrano le novità, sottolineate da un allestimento che cambia a seconda della stagione. Al primo piano i clienti entrano, invece, in un ambito in cui creare, con il personale Ikea, l’arredo più adatto per la propria casa. A supporto una parete dei desideri (moodboard wall), e un ‘Salotto Romano’, isola in cui lo stile (pratico) scandinavo incontra la convivialità italiana. Sarà inoltre possibile partecipare a numerose attività, come workshop e lezioni di cucina.

Dal punto di vista di Ikea, anche se le grandi superfici rimarranno decisive - 21 quelle nazionali e circa 390 quelle mondiali -, si tratta di assecondare un andamento del retail, il vicinato appunto, che è irreversibile. In una nota il gruppo spiega che l’insegna “sta sperimentando nuove formule per rispondere alle trasformazioni sociali e andare incontro a un pubblico urbano. Entro il 2030, infatti, il 60% della popolazione vivrà nei grandi centri e la mobilità si ridurrà, senza contare che sempre più persone scelgono di non avere una macchina di proprietà”.

Sempre a Roma è di qualche giorno fa l’apertura, all’interno del centro commerciale Aura, quartiere Villa Aurelia, del terzo Progetta&Arreda, nonché primo del Centro Italia.

E dal lato Eataly? Il gruppo ha chiuso il secondo punto vendita di Roma centro, Piazza della Repubblica, di 1.500 mq su 4 piani, dopo 3 anni di attività, ma segue imperterrito la direttrice degli opening, italiani ed esteri, fra i quali Las Vegas, a dicembre 2018 e Parigi, a marzo 2019. A seguire Toronto, ancora in primavera, e Verona, in autunno, mentre nel 2020 le tappe previste sono Londra, il Texas (Dallas) e la California (San Jose).

Oscar Farinetti ha spiegato, al quotidiano ‘La Repubbica’, che il polo dell’ex air terminal della Stazione ostiense (circa 10 milioni di passeggeri annui) “era un posto degradato con gente che ci dormiva dentro. Con l'apertura di Eataly abbiamo fatto decollare il quartiere e aumentare il valore delle case. È l’esempio di come un privato possa incidere sulla vita di una città".

L’ultimo intervento, ha portato, fra l’altro, una birreria, un ristorante di pizza e pasta, che alligna un centinaio di produttori, e un caseificio.