di Luca Salomone

Matrimonio tra Asda ed Eg Group, specialista del retail stradale e della vendita di carburanti, presente anche in Italia dal 2018. Passano infatti di mano le attività di Eg in Gran Bretagna e Irlanda per un valore di 2,27 miliardi di sterline (2,65 miliardi di euro).

Ventuno milioni alla settimana

Più che di acquisizione bisogna parlare di fusione visto che Eg, fondata dai fratelli Mohsin e Zuber Issa, è ancora oggi, come del resto Asda, sotto il loro controllo, anche se una quota di minoranza delle due compagnie è in mano a Tdr Capital.

L’operazione porta alla nascita di una conglomerata con vendite totali di 30 miliardi di sterline, che servirà 21 milioni di clienti ogni settimana.

La rete di Eg, nelle due nazioni, è costituita da 350 siti di rifornimento carburanti, cui si abbinano un migliaio di punti di ristoro.

È previsto, nell’ambito della transazione, che l’acquisita conservi circa 30 stazioni di servizio.

Un’ottima mossa, visto che Asda, che possiede già 640 supermercati con 15 milioni di clienti, potrà integrare, nella propria offerta, anche le due attività principali di Eg.

Dopo il completamento della transazione, la catena britannica prevede di investire nell’acquisita oltre 150 milioni di sterline nei prossimi tre anni, mentre gli azionisti aumenteranno il capitale di 450 milioni di sterline.

Il deal porterà in dote, ad Asda, circa 195 milioni di sterline di Ebitda, generando anche un centinaio milioni di economie di scala.

Un mercato ad alto potenziale

In una nota il retailer britannico precisa che, secondo Euromonitor, il mercato in cui opera Eg, sommando i convenience store e la ristorazione, vale, in Irlanda e Uk, circa 40 miliardi di sterline, destinati a salire oltre i 60 miliardi.

Nell’esercizio 2022 Asda ha registrato vendite di 20 miliardi e 452 milioni di sterline, con un segnale di stabilità sul 2021 (+0,1 per cento). Nella seconda metà dell’anno il giro d’affari è incrementato del 5,1 per cento, rispetto a giugno-dicembre 2021.

Nei primi due mesi dell’anno in corso, inoltre, la variazione tendenziale, a rete costante, è stata del +6,8 per cento, a fronte di un’inflazione media annua che, in aprile, è scesa all’8,7, rispetto ai picchi del 10-11 per cento raggiunti nel 2022.

L’Ebitda rettificato ha subito il contraccolpo della dinamica inflattiva riducendosi, sempre nel 2022, di 24 punti, fino a 886 milioni di sterline.