Eataly si preparerebbe a un secondo exploit in Europa: dopo l’inaugurazione a Londra, il 29 aprile, su 4.000 mq, l’insegna ha messo da tempo gli occhi su Bruxelles, in una location di quelle da non perdere, dove dovrebbe aprire un megastore di 3.500 metri quadrati.

Un po’ di condizionale è d’obbligo, in quanto le notizie in arrivo dal Belgio risalgono ormai al 2018-2019 e di mezzo c’è stata, per giunta, la bufera pandemica, anche se, l’estate scorsa, lo stesso Nicola Farinetti, amministratore delegato di Eataly, ha accennato brevemente, dati i tempi, al progetto Bruxelles.

Nessuna notizia – ma non è questa la sede - nella relazione finanziaria di Tip, Tamburi Investments Partners, oggi al comando del gruppo fondato da Oscar Farinetti. Nel documento si legge semplicemente che “Eataly è presente in Italia, America, Medio ed Estremo Oriente e sta attuando un piano di nuove aperture in alcune delle principali città del mondo, attraverso punti vendita diretti e in franchising”.

Ma facciamo i debiti passi indietro. Le operazioni che dovrebbero portare a inserire un altro importante tassello nella rete europea del gruppo italiano – che già comprende Parigi, Stoccolma, Monaco di Baviera, Mosca e Istanbul – sono in corso dalla primavera del 2018, cioè da quando il Governo della regione di Bruxelles Capitale ha affidato all’operatore pubblico Sau (Société d'aménagement urbain) l’incarico di cedere all’immobiliare Vdd project development, l’antico complesso di uffici Actiris, un insediamento di 19.000 mq sul Boulevard Anspach, di fronte alla Borsa.

Qui Vdd sta costruendo The Dome, complesso urbano a uso misto, abitativo, commerciale e lavorativo (7.500 mq di co-working) nel quale appunto è stato, a suo tempo, confermato l’ingresso di Eataly.

Il nuovo negozio sarà al piano terra e, come accennato, occuperà (anche qui la notizia è di un futuro passato) 3.500 mq. Il fatto curioso è che accanto sorge, storicamente, un Delhaize di 2.000 mq: è il supermercato più frequentato del colosso distributivo belga (quasi 70 miliardi di fatturato con Ahold) ed è stato completamente rinnovato.

Ma i due concept sono totalmente differenti, in quanto il primo è pur sempre un classico punto vendita della Gdo, mentre Eataly, come tutti sanno benissimo, vuol dire prodotti italiani e ristorazione, una parte che, oltre confine, rappresenta più del 50 per cento dei ricavi.

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