di Luca Salomone

Casino perde un altro pezzo, in vista del risanamento, contabile e distributivo, che partirà l’anno prossimo, dopo l’acquisizione da parte della cordata messa insieme dai due multimiliardari Daniel Kretinsky e Marc Ladreit de Lacharrière, affiancati da Attestor capital.

Questa volta in ballo c’è l’uscita dal mercato sudamericano, un’avventura intrapresa negli anni Novanta e che ha coinvolto molte nazioni del sub continente.

L'uscita da Grupo Exito

Il francese, dopo avere perfezionato, in giugno, la cessione della catena brasiliana di cash&carry Assai, rinuncia ora alla colombiana Exito, che andrà ai salvadoregni di Grupo Calleja.

Più in dettaglio, come riporta una nota ufficiale, Casino venderà una partecipazione diretta, del 34,05 alla quale si sommerà, per arrivare al 47,36 per cento, un altro 13,31 in mano alla controllata (brasiliana) Pão de Açucar (Gpa).

È previsto che Calleja lanci un’Opa sul totale delle azioni circolanti di Exito, per arrivare, almeno, al 51 per cento,

L’azienda colombiana, fondata a Medellin nel 1949 dall’imprenditore Gustavo Toro Quintero, è entrata nell’orbita di Casino alla fine degli anni Novanta: nel 2010, poi, il big francese è salito fino al 54 per cento del capitale.

In ballo ci sono 2.400 punti vendita

Fra supermercati, ipermercati e superette Exito - che possiede anche centri commerciali - ha una rete vicina ai 2.400 insediamenti, in larghissima maggioranza nella nazione nativa, ma con rilevanti propaggini in Uruguay e Argentina.

In tal modo Casino porta a casa un tesoro equivalente a 556 milioni di dollari americani, di cui 400 relativi alla partecipazione diretta e 156 derivanti dalla ‘fetta’ di Gpa.

E Calleja? Presente sul mercato da circa 70 anni è il principale distributore alimentare del Salvador. Tramite l’insegna Super Selectos ha 110 punti vendita, una quota di mercato del 60 per cento e dà lavoro a 12 mila persone.

A questo punto, come osserva il quotidiano Linéaires, l’impero sudamericano di Casino è ridotto al lumicino e circoscritto al 41% di Pão de Acucar e ai suoi 750 supermercati. Ma, anche in questo caso, il francese ha annunciato, a fine giugno, la volontà di passare la mano.