Colpo grosso per Iwb-Italian Wine Brands che acquista il 100% del capitale di Enoitalia. Fondata nel 1986 e interamente controllata, finora, dalla famiglia Pizzolo, Enoitalia è uno dei principali produttori vinicoli italiani con circa 111 milioni di bottiglie vendute nel 2020, una quota export che supera l'80% del fatturato e una posizione molto rilevante nella produzione e distribuzione di Prosecco, vini spumanti, frizzanti e fermi, sia bianchi che rossi.

Dopo anni di costante crescita, nel corso del 2020 Enoitalia di Calmasino (Verona) ha realizzato ricavi di vendita pari a 200,8 milioni, con un Ebitda di 17,1 milioni e un indebitamento finanziario netto di 1,1 milioni.

Iwb, quotata all’Aim di Borsa Italiana, ha messo a segno, nel 2020, ricavi consolidati di 204,3 milioni di euro, con una crescita, sul 2019, del 29,7 per cento, anche grazie alla sua continua espansione sui mercati internazionali, che rappresentano oggi l’80% del business.

Attraverso l'integrazione delle due società si creerà il primo gruppo vitivinicolo privato italiano per dimensione, con un fatturato aggregato di 405,1 milioni e un Ebitda di 42,7 milioni.

L'ingresso di Enoitalia nel perimetro di consolidamento di Iwb garantirà un ulteriore rafforzamento della presenza oltre confine, in particolar modo in Gran Bretagna, dove Enoitalia ha realizzato 68,1 milioni di ricavi nel 2020 e nel mercato statunitense, dove l’acquisita ha fatturato, sempre nell’ultimo esercizio, 16,9 milioni.

Gli accordi si basano su un valore d’impresa di Enoitalia di 150,5 milioni, che verranno corrisposti per cassa all’atto del closing.

La struttura dell'operazione prevede che la holding di famiglia, nonché socio di maggioranza, Gruppo Pizzolo, reinvesta in Iwb con la sottoscrizione di 1,4 milioni di azioni ordinarie di nuova emissione a un prezzo di 32,50 euro a titolo, arrivando a detenere una partecipazione del 15,91% del capitale sociale.

Commenta Alessandro Mutinelli, presidente e amministratore delegato di Iwb: “Un portafoglio di prodotti e marchi più ampio, un allargamento della base clienti, una maggiore diversificazione territoriale delle vendite, l'entrata nel canale Horeca, un raddoppio dei volumi con sinergie produttive e commerciali: in sintesi, più forza competitiva, queste le finalità. Oggi si apre un nuovo capitolo della nostra storia: abbiamo realizzato quanto promesso al momento della quotazione (gennaio 2015, ndr.) e cioè di diventare un polo aggregatore leader di settore. Da qui si riparte”.