«Nel primo provvedimento utile
inseriremo una norma che ristabilisce equità ed evita le storture di un settore
che, di fatto, penalizzavano solo gli esercenti. In un momento di particolare
crisi del settore, dovuto anche agli effetti negativi della pandemia e della
guerra in Ucraina, assicuriamo un sostegno concreto con minori commissioni, a
carico degli esercenti, che si possono stimare in quasi 150 milioni di euro,
per le sole gare di prossima emanazione. Risorse che rimarranno quindi agli
esercenti».
Così il Vice Ministro dell’economia
e delle finanze, Laura Castelli, al termine dell’incontro tenutosi questa
mattina con i rappresentanti Fipe - Confcommercio, Fida, Fiepet -
Confesercenti, Federdistribuzione, Ancc-Coop e Ancd-Conad, le organizzazioni di
categoria che riuniscono la maggior parte di bar, ristoranti, alimentari,
supermercati e ipermercati che quotidianamente accettano i buoni pasto e che,
il 15 giugno, avevano deciso di non ritirare i buoni pasto.
«Si tratta di un provvedimento
ponte, perché gli incontri di queste due settimane con le organizzazioni di
categoria, e le riflessioni fatte con il gabinetto e gli uffici del ministero,
mi hanno, anzi ci hanno convinto, dell’esigenza di arrivare, entro fine anno,
ad una riforma complessiva del settore
dei servizi sostitutivi di mensa. Anche per questo - prosegue - il tavolo
tecnico continuerà a riunirsi e probabilmente verrà allargato anche ad altri
attori».
«Prima dell’introduzione della
norma - ha aggiunto Castelli - su cui
interveniamo, il meccanismo delle gare pubbliche registrava valori della
commissione applicata agli esercenti non superiori al 5%, negli ultimi anni
invece hanno visto lievitare notevolmente questa commissione. Se guardiamo
all’esperienza delle procedure bandite da Consip lo sconto offerto, e quindi la
commissione praticata agli esercenti, nelle ultime edizioni della procedura di
gara ha avuto valori ricompresi fra il 21% e il 14%. Nella gara BP9 la media
ponderata delle commissioni/sconti ottenuti è stata di 16,55%”. La disciplina
transitoria, che resterà in vigore fino
a fine anno, permetterà alle centrali di committenza, e più in generale a tutte
le stazioni appaltanti, di bandire procedure di gara per l’acquisizione di
questi servizi con modalità che consentono di ridurre la misura della commissione
applicata agli esercenti, in particolare svincolando l’entità della commissione
dallo sconto praticato alla pubblica amministrazione. È una misura - prosegue -
che fissa anche un tetto massimo alla commissione, riportandolo ai valori
precedenti che, peraltro, sono in linea con quello di molti Paesi europei».