di Emanuele
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Caffè amaro ma
non troppo per i torrefattori. Giù le vendite di caffè per la moka e su quelle
di cialde e capsule. Nei primi 9 mesi dell’anno, secondo i dati di Circana, le vendite
di caffè nella distribuzione moderna sono scivolate del 3,5% a volume, ma sono
cresciute a valore del 6,6% a 1,52 miliardi di euro. La forbice fra volumi e
valore si spiega con i consistenti aumenti di prezzo.
Se, a fine anno, il trend venisse confermato, nell’ultimo biennio il calo a
volume delle vendite sarebbe molto pesante, intorno al 6%. Tuttavia i
produttori vincono la sfida del valore nel monoporzionato: infatti il calo
della domanda si è prodotto nel segmento della moka, quello a minore valore: il
prezzo al dettaglio si aggira intorno ai 9 euro/Kg contro i 37 euro/kg delle
capsule e i 18 euro/Kg delle cialde.
Dai dati
emerge l’impennata delle cialde, +25% a volume e +28% a valore, e la crescita,
sia pure a velocità moderata, del caffè in capsule, rispettivamente +5% e +8,5%.
Cialde e capsule valgono il 40% dell’intero business: 595 milioni. Il caffè per
moka è ancora leader con vendite per 640 milioni. Nella gdo, Lavazza, Nespresso
e Caffè Borbone si ritagliano circa il 49% delle vendite e la private label il
16%.
Cialda e
velocità
“L’inflazione
da materie prime ha svolto un ruolo determinante nella frenata dei volumi” commenta
Francesco Garufi, direttore commerciale retail di Caffè Borbone. Ma come
spiegare il successo di cialde e capsule che costano, rispettivamente, 2 e 4
volte il caffè per la moka? “E’ la conseguenza della richiesta di velocità e
qualità da parte del consumatore: il caffè come al bar. Inoltre, oggi la moka è
vista come un elemento della tradizione e il monoporzionato come innovazione”.
In questo
contesto di mercato, Caffè Borbone ha chiuso i primi 9 mesi dell’anno con un
fatturato di 221,2 milioni, +14,7%, e un Margine operativo lordo di 58,3
milioni, +21%. Caffè Borbone ha cavalcato il boom della sostenibilità rendendo
la cialda compostabile con carta riciclata: “Siamo leader in Italia con il 30% e nell’area 4 con il
40% di quota di mercato - sottolinea Garufi -. Ambiamo a svilupparla anche in
area 1 e 2 dove la capsula la fa da padrona. A questo scopo stiamo aumentando
considerevolmente (di circa 10 punti) la distribuzione ponderata allargando
l’assortimento alla cialda. Per il 2024 rimaniamo ottimisti: in questi ultimi
mesi notiamo un certo recupero dei volumi. Eppoi la Gdo vede nella cialda
un’ulteriore fase dello sviluppo”.