di Emanuele Scarci

Coop Lombardia archivia un 2022 segnato dallo tsunami dell’inflazione e dalla difficoltà di tutelare, insieme, il potere d’acquisto dei consumatori e il margine industriale. Dal 18 maggio al 10 giugno i soci della cooperativa dovranno votare un bilancio fra i più difficili degli ultimi anni, che va in archivio con ricavi consolidati di 1,26 miliardi di euro (+3,3%), una perdita operativa di 15,3 milioni (da -18,3 milioni) e un utile quasi azzerato: 0,87 milioni (da 4,6 milioni). A livello di capogruppo retail, il fatturato è stato di 1,036 miliardi (+3,5%), una perdita operativa di 20,2 milioni (-13%) e un utile netto di 2,4 milioni (-61%). I ricavi dell’area commerciale (senza i carburanti) ammontano a 897,2 milioni di euro, soltanto +0,2% nonostante un’inflazione nel carrello a due cifre.

Per l’anno in corso, il presidente Daniele Ferrè promette che continuerà il processo di ammodernamento e ristrutturazione della rete di vendita e, a livello di gruppo, Coop consoliderà il business del bricolge con Brico io, uno dei principali operatori nazionali. Nei prossimi mesi è in agenda l’inaugurazione del superstore di 3 mila mq di Cesate, nel Milanese, a cui si aggiunge una superficie di 1.000 mq.

Tanti ipermercati

La rete commerciale di Coop Lombardia è storicamente sbilanciata sulle grandi superfici, un format in sofferenza. L’anno scorso, le sole vendite del canale ipermercati hanno superato (senza i carburanti) il 50% del totale; quelle di iper più superstore sono arrivate al 78%.

Da tempo il management ha avviato un processo di riduzione delle grandi superfici e riequilibrio verso il negozio di vicinato, ma i tempi sono inevitabilmente lunghi. Il retailer oggi conta 32 pdv fra iper e superstore, 33 super e 27 negozi di vicinato. A questi si aggiungono 6 stazioni di servizio a marchio Enercoop.
Nel 2022, Coop Lombardia ha completato la rivisitazione dell’ipermercato Mirabello di Cantù con una riduzione della superficie di 2.600 mq e l’introduzione, fra le altre cose, di Coop Drive.

La gestione

L’esercizio 2022 della capogruppo è stato fortemente condizionato dalla corsa dei prezzi e dalla difficoltà di scaricarli direttamente sugli scaffali. Il controllo dei costi e il risparmio sul personale (2 milioni che si aggiungono ai 5 del precedente anno) con 159 addetti medi in meno non sono stati sufficienti a evitare un deterioramento del Margine operativo lordo, scivolato dall’1,8% all’1,46% del valore della produzione. Quest’ultimo ha beneficiato di un’operazione infragruppo (l’immobile di Milano Coop via Arona) di 14,5 milioni, inoltre sono stati quasi azzerati gli accantonamenti. Tutto questo ha consentito di registrare una perdita operativa meno pesante: da 20,3 a 20,2 milioni (dal -2,33% al -1,95% del valore della produzione).

Infine, i proventi finanziari (14,3 milioni) derivanti dal prestito soci e i dividendi di Unipol, Igd e Brico io (in tutto 8 milioni) hanno consentito di registrare un utile di 2,4 milioni, in calo rispetto ai 6,4 milioni dell’esercizio precedente. Tra le varie partecipazioni, Coop Lombardia ha in portafoglio il 2,64% di Unipol group e il 2,43% di Igd Immobiliare, entrambe quotate in Borsa.
Coop Lombardia gestisce un prestito soci di 1,021 miliardi (-21 milioni) con circa 115 mila libretti attivi e un deposito medio di circa 9 mila euro. Nel complesso, la cooperativa vanta un patrimonio netto di 677 milioni e ingenti proprietà immobiliari strumentali e non.