di Emanuele
Scarci
E’ fatta. E’ stato siglato il protocollo d’intenti per
un paniere di prodotti di prima necessità a prezzi calmierati, chiamato “Trimestre
anti inflazione”. L’intesa reca le firme del ministro delle Imprese
Adolfo Urso e dei rappresentanti delle associazioni della
distribuzione moderna (Federdistribuzione, Coop, Conad) e del commercio
tradizionale (Confcommercio, Confesercenti). Dalla firma si sono defilati gli
industriali del largo consumo rappresentati da Centromarca e Ibc. L’obiettivo
dell’accordo è quello di accelerare il processo di rientro dell’inflazione, in
primis, degli alimentari che a luglio segnavano prezzi in crescita del 10,4% su
base annuale (dal record di 12,8% del novembre 2022). Con la componente dei beni alimentari al 10,9%.
Un accordo evidentemente monco e forse, alla fine, poco efficace: senza la collaborazione dell’industria di trasformazione tutto il peso ricadrà sulla distribuzione che non potrà, da una parte, recepire gli aumenti e, dall’altra, congelare i prezzi. A meno che non respinga per 3 mesi tutti gli aumenti in arrivo dall’industria che ancora oggi si scaricano copiosi sugli scaffali, come evidenzia l’inflazione nel carrello. Infatti Assica (industriali delle carni e salumi) mette già le mani avanti. "Speriamo che questo protocollo con cui la distribuzione si impegna a praticare prezzi calmierati - commenta il presidente Pietro D'Angeli - non si traduca in una imposizione alle nostre aziende di azioni promozionali da cofinanziare, come di consueto. Vigileremo affinché l’attuazione del protocollo non comporti la violazione della disciplina in materia di pratiche commerciali sleali".
Dal fronte opposto, Albino Russo, direttore Ancc-Coop, ha detto: "Esprimiamo il nostro profondo rammarico per la mancata disponibilità dell’industria alimentare. Un’azione congiunta avrebbe certamente permesso migliori risultati. Coop si rende disponibile a una collaborazione con il Mimit per calmierare i prezzi dei prodotti alimentari. Auspichiamo allo stesso tempo che il governo comprenda i problemi strutturali del settore distributivo e lo metta in grado di recuperare quei livelli di efficienza necessari a supportare questo nuovo sforzo di responsabilità sociale”.
La discesa
Secondo il
protocollo firmato, dal 1° primo ottobre scatterà il trimestre anti
inflazione sul carrello della spesa. Second Urso, “con il paniere
calmierato siamo convinti di poter dare un definitivo colpo allʼinflazione
riconducendola a livelli naturali. Proprio ieri secondo i dati Ocse,
l'inflazione in Italia nell'ultimo mese scende dal 7,6% al 6,4%, con un calo di
1,2 punti percentuali, maggiore a quello registrato nell'area Ocse dove
l’indice dei prezzi al consumo si è ridotto in media dello 0,8%. Un trend
consolidato proprio grazie all'effetto del costante monitoraggio dei prezzi
effettuato dal Mimit, con i nuovi poteri conferiti dal decreto trasparenza di
gennaio, e anche all'impegno già in atto della filiera della distribuzione e
del commercio, che in questi mesi ha svolto un ruolo importante nel
contenimento dei prezzi e nella tutela del potere di acquisto delle famiglie.
Un contributo centrale in questo processo lo svolgono anche le associazioni dei
consumatori, con cui condividiamo un percorso virtuoso nell'affrontare questa
sfida”.
Prezzi
fissi e Mdd
Entro il 10
settembre, recita il comunicato ministeriale, saranno definite con le associazioni che
hanno sottoscritto l'accordo, che riguarda anche beni primari non alimentari
come i prodotti per l'infanzia, le modalità del "Trimestre anti
inflazione", che durerà dal 1° ottobre al 31 dicembre e che prevedrà
prezzi calmierati su una selezione di articoli rientranti nel carrello della
spesa, attraverso diverse modalità, come l’applicazione di prezzi fissi,
attività promozionali sui prodotti individuati, o mediante iniziative sulla
gamma di prodotti a marchio come carrelli a prezzo scontato o unico.
Infine, si
sottolinea che nell’ambito della strategia anti-inflazione che il Governo
intende perseguire, il Mimit costituirà un tavolo permanente presso il
Ministero, nel quale potranno essere coinvolti gli altri dicasteri competenti,
per affrontare tematiche specifiche del settore della distribuzione moderna e
del commercio tradizionale e lavorando per superare gli ostacoli che
impediscono una maggiore efficienza nelle attività d’impresa, "la cui
prima riunione - ha annunciato Urso - si svolgerà entro il mese di settembre".
L’impegno prevede anche specifiche politiche di sostegno al settore.