Eat Happy continua ad investire in Sardegna e apre un nuovo corner nell’Eurospar a Tortolì (Nu), in via Sulcis 55/a, dove lavoreranno tre sushi-chef che, ogni giorno, prepareranno per i clienti specialità fresche tipiche della cucina asiatica.

Fra i prodotti che i sushi-chef preparano, si distinguono i nigiri, piatto tradizionale che si compone unicamente di riso e pesce, il cui nome deriva dalla parola giapponese “due dita”; gli hosomaki, una delle forme di sushi più diffuse in occidente, che consiste in riso arrotolato nell’apposita alga, con ripieno di pesce, verdure o uova, il cui nome deriva dalla parola giapponese “arrotolare”; ma anche tante altre specialità, dalle pokè bowls, agli uramaki ai crudi, come sashimi e tartare.

Ma il piano di crescita di Eat Happy prevede fino a 5 nuove aperture entro il 2024.

Eat Happy presta particolare attenzione alla selezione e all’approvvigionamento degli ingredienti per i prodotti, nonché al rispetto degli standard alimentari internazionali per tutti i fornitori, attribuendo anche grande importanza all’origine della materia prima. Ad esempio, il riso, la materia prima maggiormente impiegata nelle preparazioni, è coltivato in Italia ed è di tipo Selenio.

Eat Happy Group è costantemente al lavoro per implementare nuove soluzioni a favore della sostenibilità ambientale e della riduzione dell’utilizzo di plastica. E proprio sul tema della sostenibilità, è di recente acquisizione il certificato Fsc, da parte del fornitore di packaging per pokè e donburi.

Infatti, questi imballaggi sono realizzati in polpa di cellulosa, un materiale compostabile, tutelando così la gestione forestale e la tracciabilità dei prodotti derivati. Le confezioni del sushi Eat Happy sono invece realizzate in R-Pet, un polimero 100% riciclato.