di Emanuele Scarci

Igd rifinanzia (a caro pezzo) il debito, lo riscadenza in buona parte nel 2027 e ora potrà dedicarsi alla cessione degli asset individuati nel piano industriale 2022-2024: un portafoglio di iper e supermercati in Italia e vari asset commerciali in Romania. Le dismissioni, finalizzate ad alleggerire il debito, dovrebbero ammontare a 200 milioni. Contestualmente l’azienda completerà, prima, lo sviluppo e, poi, la cessione di 3 terreni rientranti nel progetto livornese di Porta a Mare: nel mirino le autorizzazioni per l’area del Muro Mediceo che dovrebbe ospitare un albergo, un auditorium ed edilizia abitativa.

Igd è una società di investimento immobiliare quotata alla Borsa di Milano, controllata da Coop Alleanza 3.0 (con il 40,92%) e Unicoop Tirreno (9,97%). Sviluppa e gestisce centri commerciali in Italia (da Catania a Rovereto), con una presenza nella distribuzione retail in Romania. Il patrimonio immobiliare, valutato oltre 2 miliardi, comprende 19 tra ipermercati e supermercati, 27 tra gallerie commerciali e retail park e vari altri asset. Nei primi 9 mesi del 2023 le vendite nelle gallerie sono cresciute del 6,2% e quelle in iper e super di proprietà del 4,9%. Nello stesso periodo, Igd ha realizzato ricavi da attività locativa per 105,3 milioni di euro (+3,2%) e un Ebitda di 80,7 milioni (+6,6%). Svalutazioni e adeguamenti di valore per 86,5 milioni hanno prodotto una perdita di circa 39 milioni. Il debito netto è di 970 milioni.

Le previsioni
Il rifinanziamento del debito farà aumentare il suo costo medio che nel primo semestre era stato del 3,22%. Il nuovo bond da 400 milioni prevede un aumento crescente della cedola dal 5,5% del 2024 all'8,5% del 2027. Per il 2023 la società stima che l’utile netto ricorrente (Ffo) possa attestarsi a circa 53 milioni. Un report di Intesa Sanpaolo stima per il 2023 ricavi per 154 milioni e un Ebitda di 104 milioni. Nell’ultimo anno il titolo Igd ha perso il 27% del suo valore e nel quinquennio il 60%.

“Siamo estremamente soddisfatti – commenta l’amministratore delegato Claudio Albertini – poiché con l’operazione di rifinanziamento appena conclusa gli investitori reputano sostenibile la strategia di Igd. E questa è in linea con l’obiettivo di mantenere un profilo investment grade. I prossimi 3 anni saranno quindi dedicati ad allungare e a ridurne il costo medio. A livello operativo, supportati dai buoni e solidi andamenti della nostra attività, il gruppo continuerà a lavorare seguendo le linee strategiche e operative definite nel piano industriale 2022/2024”.

L'agenda

Albertini si dichiara soddisfatto dell’andamento operativo. Il dato di occupancy degli spazi in Italia è del 95,3% e in Romania del 97%. Lo scorso settembre la società ha inaugurato, a Livorno, Officine Storiche e, a novembre, ha completato il restyling del centro Portogrande a San Benedetto del Tronto. Per quest’anno è in programma il restyling del centro Leonardo a Imola che si concluderà a inizio 2025. Nel complesso gli investimenti per i restyling del portafoglio ammontano a 80 milioni, di cui una ventina programmati nel 2024.

Albertini è ceo di Igd dal 2017. Nel 2022 ha ottenuto emolumenti complessivi per 436 mila euro e il neo presidente Rossella Saoncella per 95 mila euro.