QBerg, Istituto di ricerca italiano ha analizzato come sono variate le offerte promozionali nel canale web del vino italiano doc/docg/igt, vino francese, vini di altri paesi (portoghese, spagnolo d.o, argentino, cileno, californiano, australiano) nel 2021. I parametri utilizzati sono: il numero di marche e le referenze uniche, la quote display e per fascia prezzo e i top 5 vitigni per prezzo medio.

Parlando di marche e referenze uniche, dal nostro studio emerge che i vini italiani doc/docg/igt hanno un’offerta considerevole all’interno dei siti della gdo: ben 827 diverse marche e, addirittura, oltre 3.100 referenze uniche. risultato che relega ad un ruolo marginale la presenza dei vini esteri. Dove solo i vini francesi appaiono avere una rappresentanza significativa sugli scaffali virtuali della gdo con 32 marche e 49 referenze uniche, mentre i vini di altri paesi (portoghesi, spagnoli d.o., argentini, cileni, californiani, australiani, ecc) scendono a solo 13 marche e 25 referenze uniche.

Anche la quota display web parla del notevole vantaggio espositivo nei siti della gdo del vino italiano doc/docg/igt rispetto a quello estero. Il vino italiano doc/docg/igt, infatti ha ben il 97,5% della quota display web vs l’1,6% del vino francese e l’1,0% del vino proveniente da altri paesi. tuttavia la quota valore*dei vini presenti sugli scaffali virtuali della gdo, evidenzia che i vini italiani e quelli di altri paesi perdono alcuni decimali nel confronto fra la quota valore rispetto alla quota a display (i vini italiani doc/docg/igt hanno una quota valore del 97,3% e i vini di altri paesi dello 0,7%). Al contrario, invece, i vini francesi hanno un aumento della loro quota valore (2,0%) rispetto a quella display (1,6%), andamento che fa ipotizzare che, sia i vini francesi che quelli di altri paesi, stiano adottando strategie di penetrazione nel mercato italiano dei vini della gdo differenti.

QBerg analizza la quota display per fascia prezzo e nota che nonostante la schiacciante presenza dei vini italiani nella quota display totale (in nessuna delle 5 fasce di prezzo analizzate scende al di sotto del 96,7%), sono evidenti targetizzazioni di fascia prezzo differenziate da parte dei vini esteri. Fascia prezzo alta per i vini francesi nei siti web della gdo: le loro quote di display sono infatti minime nelle fasce di prezzo sotto i €10, mentre salgono al 3,2% nella fascia €10-€20 e al 3,0% nella fascia €20-€40. Fascia prezzo bassa per i vini di altri paesi: la loro quota display è dell’1,3% nella fascia €0-€5 e dell’1,0% fra €5-€10. questa sottocategoria di vini è sostanzialmente assente nelle fasce di prezzo superiori a €10.

Nella fascia bassa/medio-bassa di prezzo, la concorrenza tra i vitigni italiani e i vini di altri paesi (portoghese, spagnolo d.o, argentino, cileno, californiano, australiano, others countries), è marginale. la quota display dei vitigni italiani più esposti in assoluto sugli scaffali virtuali della gdo ammonta a un totale di circa il 19%, contro appena l’1% dei vini di altri paesi. in altre parole, su 20 bottiglie esposte online dalla gdo, solo 1 è quella di altri paesi e le altre sono dei cinque vitigni italiani più esposti in assoluto. al contrario i vini francesi vantano una presenza forte nella fascia alta di prezzo (€10-€40), entrando in competizione con un numero relativamente ristretto di vitigni italiani (brunello, amarone, barolo, sauvignon e gewuerztraminer).