di Emanuele Scarci



Carrello della spesa in retromarcia, avanzata del discount e appello per un’unità d’intenti con l’industria di marca: la presentazione a Milano del “Rapporto Coop 2023 - Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani” non poteva non avere anche una ricaduta di stretta attualità.

Partendo dai dati congiunturali (vendite al dettaglio di alimentari in luglio -4,7% a volume e inflazione nel carrello ad agosto +9,6%), il presidente di Coop Italia Maura Latini ha sottolineato che in agosto il dato generale di tutti i format distributivi ha segnato un calo delle vendite del 2,2%, tutta la Gdo -0,2% ma il canale discount ha registrato un +0,1%. “Questo significa – ha osservato – che il discount ha superato la fase critica indotta dall’aumento dei prezzi con un calo del 5,2% dei volumi nel primo semestre 2023 sul 2022. E ora si prepara ad erodere nuove quote di mercato alla grande distribuzione”. Secondo il Rapporto Coop stilato da Albino Russo e il suo team, il canale discount ha guadagnato 4,1 punti dal primo semestre del 2019 al primo semestre del 2023. Oggi è attestato al 23% di quota di mercato.

Meno consumi
E per il futuro prossimo? Il Rapporto Coop, stilato da Albino Russo e il suo team, sottolinea che le variabili sul tappeto sono talmente numerose da rendere difficile qualsiasi previsione. Di certo c’è che nei prossimi mesi le intenzioni di spesa degli italiani indicano che il 36% intende ridurre i consumi contro solo l’11% che pensa di aumentarli. Il consumo di frutta e verdura è sceso del 15% negli ultimi due anni e per il 16% degli italiani si ridurrà ancora. Anche sulla carne il 39% del campione dichiara di essere disposto a ridurre il consumo. Ad appesantire le prospettive l’eccezionale crescita dell’inflazione che solo negli ultimi 2 anni ha abbattuto il potere di acquisto di 6.700 euro pro-capite.

Che fare? Latini ha lanciato un appello all’industria di marca (in sala era presente il ceo di Ferrero Italia, Alessandro D’Este) per cercare un’intesa anche sul terreno della convenienza e in funzione anti-discount. Del resto “se l’industria ha perso marginalità – ha aggiunto Latini – questo lo si deve anche al calo dei volumi. Non voglio pensare quali ricadute avrebbe se il discount arrivasse al 40% di quota, oltre che perdere la nostra identità alimentare”.

In realtà l’opportunità di una convergenza potrebbe aprirsi a breve se l’industria accettasse l’invito del ministro Urso per un paniere di prodotti di prima necessità a prezzi calmierati, chiamato “Trimestre anti inflazione”. I distributori hanno accettato di firmare il protocollo ma l’industria del largo consumo si è defilata. Secondo rumor sarebbero in atto manovre per un rientro, “anche se la firma dell’accordo è imminente” ha detto il presidente di Ancc-Coop Marco Pedroni. In effetti domani al Mimit ci sarebbe un meeting con le associazioni degli industriali il cui esito è però ancora incerto.

Paniere di Mdd?
Qualora l’industria rimanesse sull’Aventino, nel paniere ci sarebbero solo prodotti a marchio? “L’accordo – ha risposto Pedroni - prevede prezzi calmierati su una selezione di articoli rientranti nel carrello della spesa, attraverso diverse modalità, come l’applicazione di prezzi fissi, attività promozionali sui prodotti individuati o mediante iniziative sulla gamma di prodotti a marchio. Se gli industriali aderissero ci sarebbero anche prodotti di marca altrimenti la vedo difficile”.

A proposito del braccio di ferro distribuzione-industria, il Rapporto Coop ha permesso di avere un’anteprima dell’analisi annuale della filiera stilata da Mediobanca. Questa evidenzia come nel 2022, per entrambi gli attori, si sia verificata una significativa diminuzione del valore aggiunto e, a cascata, della marginalità operativa, anche se quella dell’industria sarebbe meno pronunciata. Nel 2023, invece, pur a fronte di un rientro sui valori storici dei costi delle commodity alimentari e dell’energia non si è manifestata alcuna significativa riduzione dei listini dell’industria alimentare.

Infine, circa il lancio di prodotti a marchio Coop di 74 categorie revisionate su 114 (quasi il 70% dell’obiettivo dato), Latini ha sottolineato la bontà dell’iniziativa premiata con un aumento complessivo della quota Mdd Coop, fino a diventare in alcuni casi leader di categoria.
In dettaglio, nei primi 8 mesi del 2023 il prodotto Coop è salito al 30% a valore (+5% agosto 2023 su agosto 2021) e al 34% a volume (+4%). Ciò avrebbe consentito di contenere il costo del carrello della spesa.