di Emanuele Scarci


Niente scioperi del commercio sotto l’albero di Natale. Come accaduto invece in occasione dei precedenti rinnovi contrattuali. Le aziende dei settori terziario, distribuzione moderna organizzata e cooperazione hanno raggiunto un accordo ponte sulla parte salariale in vista dei rinnovi dei contratti collettivi nazionali che interessano oltre 3 milioni di addetti. L’accordo coinvolge tutte le associazioni delle imprese (cooperative comprese), senza alcuna differenza. Quindi niente dumping pre-contrattuale da parte di qualcuno.
L’intesa è stata raggiunta dai sindacati di categoria, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, con Confcommercio, Federdistribuzione, Confesercenti e le associazioni delle cooperative di consumo, ed è contenuta in specifici accordi con le associazioni “a significare uno step in più verso il rinnovo dei Ccnl in fase di discussione” scrivono i sindacati.
Gli incontri per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto nel lontano 2019, ripartiranno già da gennaio. Probabilmente l'accordo parziale blocca eventuali agitazioni nel periodo cruciale del Natale e disinnesca gli scioperi dei sindacati autonomi.

In busta paga
L’importo corrisposto sarà di 350 euro lordo al quarto livello ed è riparametrato sugli altri livelli di inquadramento. Verrà riconosciuto in due soluzioni: 200 euro con la retribuzione di gennaio e 150 con quella di marzo.
Da aprile, inoltre, scatterà, sempre per il quarto livello, l’anticipo sui futuri incrementi della paga base di 30 euro.
L’accordo “è da intendersi - spiegano le tre sigle - come un passaggio in attesa di definire la parte normativa e salariale dei Ccnl di settore, uno step propedeutico al loro rinnovo che contribuisce ad attenuare la caduta del potere di acquisto dei dipendenti”.

Per Ancc Coop, la firma del protocollo “si inserisce in un percorso consolidato di relazioni sindacali positive che, anche in questo contesto economico molto complicato con dinamiche che hanno determinato l’aumento dei costi di funzionamento, tensioni inflattive forti all’acquisto e una crescente minor capacità di spese delle famiglie del nostro Paese, ha consentito di trovare soluzioni tangibili a beneficio dei lavoratori”.

Federdistribuzione sottolinea che il protocollo straordinario per la distribuzione moderna “ha l’obiettivo di fornire ai lavoratori del settore una risposta economica concreta in un contesto complesso e articolato, caratterizzato da un alto livello d’inflazione, dai rincari energetici e dall’incertezza internazionale. La firma del Protocollo, che si inserisce nell’ambito del percorso negoziale avviato da tempo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, riafferma la volontà di Federdistribuzione e delle Organizzazioni Sindacali di trovare soluzioni tangibili a beneficio dei lavoratori".