Ok dall’Antitrust all’acquisizione, da parte del Consorzio Casalasco del pomodoro, di Emiliana conserve. Per la precisione a rilevare Emiliana è Casalasco società agricola, una nuova società per azioni, costruita nel 2021 tramite un’importante operazione straordinaria finalizzata con il fondo QuattroR.

Il via libera è arrivato ieri 26 aprile, con il bollettino settimanale dell’authority, che dà conto dei risultati dell’adunanza del 5 aprile.

Il provvedimento, a sua volta, fa seguito alla notifica dell’operazione da parte dell’acquirente dello scorso 11 marzo, poi integrata il 17 marzo (leggi altro articolo di Distribuzione moderna).

L’operazione comunicata consiste nell’acquisizione del 73,86% del capitale sociale di Emiliana conserve. “Le parti hanno stimato – si legge - che la sovrapposizione tra le quote in volume delle due aziende nella produzione e vendita di conserve di pomodoro si collochi al di sotto del 15 per cento. In ogni caso, poiché Emiliana Conserve produce esclusivamente conserve di pomodoro vendute con marchi di terzi, l'operazione non produce sovrapposizione nelle vendite delle parti a marchio proprio”.

Del resto, come osserva l’Agcm, nel medesimo mercato sono presenti e attivi numerosi concorrenti: Mutti, Barilla e la Gdo, con le proprie marche private che incidono complessivamente per il 30% circa.

Emiliana, con sede a Busseto, in provincia di Parma, è molto dinamica. Secondo i dati di Report aziende Consodata il fatturato è salito dai 71,7 milioni del 2019 agli 80,9 del 2020, per arrivare, nel 2021, a 102,8 milioni di euro.

Consorzio Casalasco, dal canto suo, ha chiuso l’ultima assemblea dei soci con l’approvazione di un bilancio caratterizzato da un volume d’affari in crescita, che sfiora i 350 milioni di euro e sviluppa il 70% dei ricavi nell’export, sui mercati Europei ed extra Europei.