Gdo sotto inchiesta: il giudice per le indagini preliminari di Milano, Roberto Crepaldi, ha fatto scattare un sequestro di 260 milioni di euro, equivalenti ad altrettanta Iva non pagata e ha decretato gli arresti domiciliari di 9 persone, l’interdizione da incarichi direttivi per altre quattro e avviato le indagini su 39 persone.

Alcuni operatori della grande distribuzione, in tutto una quindicina, avrebbero infatti, secondo le indagini della Guardia di finanza di Milano, emesso fatture false per un totale di 1,8 miliardi di euro, attuando un complesso meccanismo di ‘frode carosello’.

Come si legge in una nota della Procura di Milano “le società gestite dai soggetti indagati avrebbero sistematicamente effettuato l'acquisto della merce senza l'applicazione dell'Iva, sia attraverso la presentazione a fornitori italiani di lettere di intento mendaci, sia mediante acquisti da fornitori di altri Paesi Ue (non imponibili, ndr.) senza applicare l'Iva grazie a fatture per operazioni inesistenti attraverso cosiddette società "cartiere”.

"L'intero sistema fraudolento - chiarisce ancora la Procura - era volto, evidentemente, a lucrare, attraverso l'evasione Iva, prezzi più bassi sul mercato, giacché in tal modo è stato consentito ai distributori di effettuare cessioni sottocosto e spartire con le varie società coinvolte (o i loro dipendenti infedeli) premi cospicui".

I due nomi più noti a finire sotto i riflettori sono Gs, di proprietà di Carrefour Italia, e Auchan retail Italia, prima di passare a gruppo Conad e di assumere dunque la denominazione di Margherita distribuzione società per azioni.

Gs ha subito un sequestro di 26 milioni per fatti avvenuti negli anni dal 2015 al 2021, mentre all'allora Auchan, per lo stesso periodo, è stata contestata un’evasione per una cifra vicina ai 34 milioni.

Al momento il solo a diffondere una nota è stato Carrefour: “Con riferimento all’indagine condotta dalla Guardia di Finanza, che coinvolge alcune società della grande distribuzione tra cui Gs, e ai provvedimenti emessi dal Gip di Milano, Carrefour Italia, che ne è la controllante, comunica di aver già avviato un’indagine interna per verificare quanto è emerso e conferma la massima disponibilità a collaborare con le Autorità competenti, mettendo a disposizione tutte le informazioni necessarie a fare chiarezza sui rilievi formulati”.