Nella Gdo e in tutti i negozi 'misti', dagli ipermercati ai minimercati, si potrà acquistare tutto senza nessun tipo di green pass, sia esso base, rafforzato o da guarigione. Lo ha chiarito il Governo in seguito alle molteplici perplessità espresse dagli italiani. Idem per tutti gli esercizi esentati, come le aree di servizio carburanti, spesso integrate da una minuscola superette.

Insomma, questa volta, a contare non è il prodotto, ma la tipologia di negozio, anche se la distinzione fra prodotti indispensabili e non rimane, come concetto di fondo. E' un'impostazione che, ovviamente, desta le ire soprattutto del piccolo commercio specializzato, che peraltro ha le sue ottime ragioni.

Questo il senso di una delle Faq (frequently asked questions) in materia di articoli liberamente vendibili.

"L'accesso agli esercizi commerciali in cui non è richiesto il green pass - spiega l'Esecutivo- consente l'acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie individuate dal citato decreto del presidente del Consiglio dei ministri".

Il decreto cui si fa riferimento è ovviamente quello firmato, in data odierna, 22 gennaio, dal Presidente del consiglio, Mario Draghi, in materia di obbligo di 'certificato verde'.

La norma riporta, all'allegato "a" (si veda qui sotto), l'elenco delle attività liberamente accessibili. Restano escluse dalla 'deregulation', fra le proteste, le edicole al chiuso, molto poche, e, soprattutto le librerie. Nei precedenti anni l'accesso all'informazione e alla cultura era stato, infatti, ritenuto 'essenziale', e perciò non soggetto ad alcun tipo di restrizione. Lo stesso per i negozi di tabacchi, dove il green pass ci vuole.