di Luca Salomone

Pinalli, la catena di profumerie nata nel 1984 a Fiorenzuola d’Arda (Piacenza) su iniziativa di Luigi Pinalli e della moglie, Liliana Segalini e passata, alla fine del 2022, sotto il controllo di High capital, cresce ancora e segna un’importante tappa: raggiunge per la prima volta, Milano con il suo 75° punto vendita, inaugurato venerdì 27 ottobre in Corso Buenos Aires, una delle principali high street cittadine e la più lunga, con i suoi oltre 1.500 metri di estensione.

In Lombardia la catena conta ora 22 insediamenti. Lo spazio milanese, progettato dai designer di Qds Studio, si sviluppa su una superficie di più di 200 mq.

«Questo importante traguardo – sottolinea il presidente e ad di Pinalli, Raffaele Rossetti – segna una nuova fase nella vita del nostro gruppo. Ogni store è un tassello fondamentale nella nostra strategia di sviluppo, ma entrare a Milano, in una delle principali vie dello shopping, ha indubbiamente un valore enorme per un’azienda come Pinalli, che nasce ed è radicata in un contesto di provincia. Questa operazione si pone in continuità con il percorso di crescita che abbiamo avviato negli ultimi anni, ma allo stesso tempo rappresenta una svolta, data la rilevanza strategica e lo scenario competitivo di una piazza come quella del capoluogo lombardo».

L’opening è, per profumerie Pinalli, il culmine di un anno caratterizzato da una forte espansione della rete, sia fisica che digitale: 12 i nuovi punti vendita aperti, cui si aggiungono i restyling o relocation di altri 5 negozi. Nel 2023, inoltre, l’azienda, presente nelle regioni del Nord e del Centro, ha rafforzato la propria posizione competitiva nell’e-commerce, canale in cui opera da molti anni.

Nel 2017 il marchio contava 39 negozi per un fatturato di 55 milioni di euro, meno della metà dei 120 milioni di ricavi registrati nel 2022. In deciso incremento negli ultimi sei anni anche il numero dei dipendenti, passati da 140 a 400, e quello dei clienti: da 280 mila agli oltre 600 mila attuali.

L’obiettivo è di raggiungere la soglia dei 100 punti vendita prima della fine del 2026.

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