di Luca Salomone

Essere sostenibili: tutti ne parlano, alcuni, sempre meno, lo dicono e basta ma, per fortuna, molti fanno davvero sul serio.

È il caso di Klépierre, leader internazionale dei centri commerciali, con un portafoglio immobiliare di 20,6 miliardi di euro (al 30 giugno 2022), oltre un centinaio di shopping center in 10 Paesi per 150 milioni di visitatori.

La presenza nel nostro Paese

Da noi il gruppo ha 23 insediamenti. Citiamo alla rinfusa: Gran Reno (Bologna), Campania di Marcianise (Caserta), Le Gru di Grugliasco (Torino), Nave de Vero di Venezia, Acquario di Vignate (Milano), Montebello (Pavia)…

Il leader francese ha varato Act4Good, il suo secondo programma di responsabilità sociale e ambientale, dopo il progetto quinquennale del 2018.

Spiega il presidente di Klépierre, Jean-Marc Jestin: «Circa il 40 per cento delle emissioni mondiali deriva dal settore immobiliare, residenziale, pubblico e commerciale. Per questo rinnoviamo il nostro impegno, per diventare ‘carbon neutral’ entro il 2023».

La dirigenza si è avvalsa, per redigere Act4Good, sia dei consigli e delle opinioni dei propri collaboratori, sia di un comitato scientifico composto da 9 saggi, fra i quali Jean Jouzel, climatologo e consulente del Governo francese, Eva Hinkers, direttrice dell’area Europa e membro esecutivo di gruppo Arup (urbanistica), Ludovic Poutrin, fondatore e direttore generale di Imago (coaching) ed ex direttore delle risorse umane di Nhood e Kiabi, Nathalie Damery, co-fondatrice di Obsoco (sociologia dei consumi).

Cinquanta Accademie ambientali

Oltre alla neutralità climatica, va segnalato il marcato accento sulle risorse umane, con un’azione di sviluppo dei talenti che comporta, per 50 mila persone, un iter formativo riguardante la sostenibilità attraverso le Accademie Klépierre che saranno create nei 50 più importanti centri commerciali. E poi il raggiungimento di un 40% di donne in posizioni direttive e di 100 dirigenti donna ai livelli di maggiore responsabilità.

Sempre per il lavoro Klépierre inserirà almeno 1 criterio di responsabilità sociale nella valutazione delle performance, mentre tutto l’organico (1.100 persone nel 2021) dovrà seguire studi incentrati sul sostegno delle comunità locali.

E ancora: i commercianti saranno aiutati ad abbattere, almeno del 20 per cento, i propri consumi energetici, mentre, in 40 centri verranno installati impianti di produzione di energie rinnovabili per soddisfare il 30% dei bisogni.

Conclude Jestin: «Con questo piano affermiamo le nostra ambizione di costruire la piattaforma più sostenibile per il commercio, una piattaforma che comprenda tutto il nostro ecosistema, clienti, tenant, collaboratori e fornitori. Vogliamo guidare l’intero settore verso un retail veramente responsabile».