All’inizio dello scorso anno l’opening era stato pianificato nel mese di aprile del 2020, a ridosso della Pasqua: in mezzo la pandemia, che, naturalmente, ha stravolto tutto e tutti. Parliamo del Mercato Centrale di Milano, la nuova creatura del geniale imprenditore lucano, Umberto Montano, che ora dà appuntamento al pubblico meneghino per giovedì 2 settembre.

“Milano è il nostro progetto più grande e impegnativo di sempre, oserei dire quello più ambizioso – spiega Montano -. È il più fedele al mio immaginario ideale, che lo vuole ispirato all’antico mercato medievale. Un luogo di scambio molto articolato fra commercio e comunità, in cui fare acquisti e socializzare andavano di pari passo”.

Il complesso, fra i 15 e i 18 milioni di investimento, è centrale per l’ampiezza del progetto, ma anche perché prende casa nel sito dove sorge la Stazione Centrale, occupando un’area in Via Sammartini, sul lato Ovest dello scalo, di 4.500 metri quadrati, più 200 di dehor. Si prepara a ospitare tutto il meglio dell’artigianato alimentare italiano, della ristorazione e del divertimento, con lo stesso spirito che ha animato i suoi predecessori: Firenze, al primo piano del mercato coperto di San Lorenzo (2014), ancora a Firenze presso il centro commerciale I Gigli - con ‘Ai banchi del Mercato Centrale -, Roma Termini (2016) e Torino Palafuksas (2019).

“Il mercato – si legge – è il racconto di un nuovo modo di fare la spesa, ma anche un grande spazio d’incontro dove mangiare, intrattenersi e socializzare, trasportati da autentico cibo artigianale e grande bellezza. Nello storico edificio della Stazione Centrale pulsa il cuore di un gigante del buono e del bello, troppo a lungo bloccato da questa terribile pandemia. Adesso questo gigante letteralmente scalpita dal desiderio di offrire ai milanesi, alla città e ai suoi visitatori l’energia che da sempre lo caratterizza. Tanta energia da rimettere in circolo, insieme alla gioia, la voglia di stare insieme e di tornare a sorridere e ad abbracciarsi”.

Al Mercato si potrà fare di tutto, proprio perché il suo spirito è quello libero di un’antica piazza mercatale: leggere, mangiare, connettersi, fare la spesa e portarsi a casa le eccellenze degli artigiani del gusto.

Non solo: l'apertura del Mercato Centrale Milano dà il via alla partnership con cosaporto.it, la start up italiana che consegna solo prodotti di qualità in due ore (a Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Forte dei Marmi e Fregene), grazie a cui sarà possibile ordinare le bontà delle botteghe e riceverle comodamente, a casa o in ufficio.

I due piani del Mercato schierano 29 artigiani e, visto che Milano ha il mercato ittico più importante d’Europa, un quarto dell’area, per 1.000 mq, è dedicata al pesce, con un’enorme vetrina espositiva. In questa zona ci saranno, inoltre, un fish bar di pesce crudo e un cocktail bar, con alcolici e analcolici esclusivamente italiani.

Anche la carne giocherà il suo ruolo, da protagonista della cucina nazionale, con un ampio spazio dedicato alla Chianina.

E poi, in breve, visto che è difficile citare tutto: polli allevati soltanto a terra e alimentati con granaglie, cucina toscana - con specialità come il lampredotto, la guancia, la ribollita -, pasticceria tipica del Sud Italia, un mulino in città, un mercato dedicato al biologico, i tartufi, il risotto, la pizza, la pasta fresca, la gastronomia genovese, la birreria, un’enoteca by Tannico, un american barbecue, firmato da Joe Bastianich.

Ci saranno anche i ravioli di Agie Zhou, il primo cinese a Milano a perseguire, con il suo negozio di Via Paolo Sarpi, la strada della filiera corta e della qualità certificata.

Molte le occasioni di divertimento e apprendimento, come la scuola di cucina, il laboratorio radiofonico, un’area eventi, per dibattiti, incontri, presentazioni di libri, esposizioni d’arte, laboratori culturali per adulti e bambini.