È di 270 000 m2 il nuovo distretto urbano To Dream, da 200 milioni di investimento che sarà commercializzato e gestito da Res-Real estate strategist, controllata al 100% da Ceetrus.

Il progetto si trova alla coincidenza di tre grandi assi viari che rappresentano la porta d’ingresso orientale al capoluogo piemontese: l’autostrada A4 Torino-Milano, la tangenziale di Torino A55 e la Strada Provinciale 11 (Corso Romania). È raggiungibile, in modo facile e veloce, da qualsiasi centro della regione e dalla Lombardia.

To Dream è promosso dall'immobiliare Romania Sviluppo (40% Ceetrus e 60% imprenditori privati), e sorgerà, appunto, in Corso Romania, nella parte Nord Est di Torino, nel lotto in precedenza occupato dallo stabilimento di Michelin Italia.

La città ha grandi progetti retail, ma nessuno di un certo peso in questo quadrante urbano. Tutta l’evoluzione insiste sulla zona Nord Ovest – osserva Edoardo Favro, amministratore delegato di Res -. Nella possibilità di recuperare l’area Michelin abbiamo dunque visto una grande opportunità non solo commerciale, ma per dare qualcosa di veramente innovativo, che fosse un luogo di vita e di aggregazione sociale e svago per tutti”.

Una parte molto consistente, di 45 000 m2, sarà dedicata a negozi, ristorazione e servizi, con un open mall coperto. Altri 30 000 m2 andranno all’intrattenimento/ludico, con attività al coperto e all’aperto, dove scegliere tra un multiplex con 10 sale, una pista kart, percorsi per le avventure, spazi sportivi, sale giochi, realtà virtuale, area bambini, tappeti elastici, bowling, sale per i compleanni e molto altro. Non meno importante il parco attrezzato di 45.000 mq, con percorsi salute, zone relax, pista mountain bike...

Il distretto, ispirato alle forme dei portici torinesi e delle cascine presenti sul territorio, porta la firma degli architetti di Lombardini22, e comprenderà, fra l’altro, una zona uffici, tra cui il nuovo quartier generale di Michelin Italia, una palestra, spazi di co-working, centro medico, hotel 4 stelle con 120 stanze…

Il progetto si fonda, naturalmente, su attenti principi di sostenibilità, che passano attraverso l’uso di materiali naturali, l’approvvigionamento da energie rinnovabili per oltre 1 MW di fotovoltaico, il trattamento per il riciclo delle acque piovane e di scarico.

In tutto le insegne saranno un centinaio di cui 25 fra bar e ristoranti. La nuova realizzazione farà leva su un bacino di utenza di 1,7 milioni di residenti nei 30 minuti e di 3,8 milioni entro i 75 minuti.

“L’inaugurazione – rivela Favro - prevede una fase 1, entro la primavera del 2022, per arrivare al 100% a dicembre 2022. Già da quest’estate è prevista una parte di cantierizzazione, per essere operativi all’inizio del 2021”.