Ogni anno, in tutto il mondo, vengono fermati milioni di ladri. A questi si aggiungono i responsabili che non vengono individuati, o peggio ancora le attività di sottrazione indebita messe in atto dai dipendenti. La domanda è sempre la stessa: come arginare questa emorragia di beni e di merci? Le soluzioni sono tante, a partire dalle etichette elettroniche fino ad arrivare alle soluzioni di controllo integrate come la videosorveglianza e la gestione del punto vendita, che consentono non solo di prevenire gli ammanchi, ma anche di organizzare meglio il lavoro e il business. I retailer sono ormai ben consapevoli di questa situazione: dall’ultimo barometro Mondiale dei furti, pubblicato da Checkpoint, si nota come in Italia la spesa in prevenzione delle perdite sia aumentata ed è interessante come la ricerca rilevi la diversificazioni della spesa tra gli strumenti di prevenzione messi in atto.

LE PROBLEMATICHE DEL SETTORE

Il periodo di crisi economica dal quale ancora non siamo usciti ha causato una contrazione del numero di nuove aperture e ristrutturazione nel mondo retail. «Ciò – puntualizza Vittorio Callegari, resp. commerciale presso Securetail - ha causato un intasamento sui pochi clienti attivi, anche da parte di aziende non di settore, che hanno cercato di recuperare il fatturato perso attingendo nel mondo della sicurezza, amplificando il fenomeno “prezzo” a discapito della qualità del servizio. Il cliente finale si trova prodotti velocemente obsolescenti e senza ricambistica, mentre il rivenditore non riesce a fare scorte di ricambi adeguate ad assicurare continuità alle manutenzioni».



EVOLVONO I RUOLI IN AZIENDA

In tempo di crisi aumentano i furti in tutti i settori, con il retail ovviamente in testa ma, rispetto al passato, per combattere questo fenomeno non si punta più su un’unica soluzione ma sulla sinergia che più soluzioni possono apportare alla strategia di prevenzione: strumenti tecnologici e formazione del personale. La tecnologia sta trasformando il retail pertanto anche i ruoli al suo interno devono evolvere, come ci spiega Alberto Corradini, Sales Director di Checkpoint Systems: «Il mondo del digitale ha cambiato il nostro modo di lavorare ma ha anche moltiplicato le strategie a nostra disposizione. Anche il responsabile prevenzione oggi vede ampliato il confronto con i ruoli interni all’azienda, condividendo, per esempio, i dati dei flussi con il responsabile punto vendita e marketing».





ANTICIPARE LE ESIGENZE

Innovazione tecnologica, customizzazione dell’offerta e velocità nel soddisfare le esigenze rappresentano gli elementi in grado di fare la differenza in questo settore. Del resto l’attenzione alla sicurezza negli ultimi anni è aumentata progressivamente, «lo dimostra – ci spiega Roberto Licinio, Business management retail & CIT Italy, Gunnebo Italia - l’innalzamento della spesa globale in questo segmento, che in base alle stime nel 2015 ha superato i 77 miliardi. L’italia è assolutamente in linea con il trend e i dati Anie parlano chiaro: nell’ultimo anno il mercato della sicurezza italiana ha messo a segno una crescita del 5%». Gunnebo in questo senso è particolarmente attenta a cogliere le occasioni di sviluppo del business, cercando di anticipare le tendenze e le esigenze della clientela. «In particolare – prosegue Licinio – per quanto riguarda la grande distribuzione il 2016 si prospetta come un anno dinamico visto che l’incremento della quantità di denaro trattata oggi nei negozi determinerà una sempre più alta domanda di sicurezza per contrastare il maggior rischio rapina».

I RETAILER CHIEDONO PIU’ RISULTATI CON MENO RISORSE

Oggi i retailer sono continuamente alla ricerca di strategie per ottenere migliori risultati con meno risorse, affrontando anche normative di conformità e sempre più severe e complesse e strumenti che li aiutino a sviluppare le proprie attività di vendita e migliorare la gestione dei processi operativi di business. «In particolare – evidenzia Andrea Natale, marketing manager di Tyco Itegrated Fire&security – i retailer desiderano migliorare le perfomance dei punti vendita e l’esecuzione in-store con l’obiettivo di massimizzare le interazioni degli acquirenti, ottimizzando il mix di prodotti, migliorando l’utilizzo del personale e utilizzando lo spazio vendita nel modo più proficuo. Inoltre, i rivenditori cercano di migliorare l’esperienza d’acquisto del cliente, creando ambienti differenziati che siano più coinvolgenti e che portino i clienti a tornare».



LA VIDEOSORVEGLIANZA SI INTERSECA CON LA BUSINESS INTELLIGENCE

Essendo la videosorveglianza IP a pieno titolo all’interno di quello che viene considerato l’internet of things, la principale tendenza è indubbiamente l’integrazione di diverse tecnologie. Sempre più spesso il retailer si avvicina al concetto di business intelligence applicato alla videosorveglianza IP «ovvero – ci chiarisce Matteo Scomegna, Sales Director Southern Europe di Axis Communications «all’impiego delle telecamere non solo per la mera sorveglianza ma anche per analisi e attività marketing: individuazione di zone calde e fredde, controllo delle aree dove sono sistemate le merci più sensibili, mappe collegate ai percorsi dei clienti all’interno di un punto vendita, monitoraggio delle corsie dei supermercati, controllo delle code alle casse, solo per citare alcuni algoritmi intelligenti da alloggiare a bordo telecamere».



IL FUTURO E’ NELL’INTEGRAZIONE

L’innovazione e l’integrazione tra diverse tecnologie rappresentano l’unica risposta possibile ai problemi che questo settore è costretto quotidianamente a fronteggiare. Checkpoint, per esempio, punta forte su Evolve-Store, una piattaforma che permette al retailer di avere il punto vendita “nelle sue mani”: tele-manutenzione, proattiva, rilevazione borse schermate, gestione flussi, conta-persone, verifica scansione prodotti in cassa tutto in un’unica applicazione. Tyco, invece, propone una gamma di sistemi antitaccheggio acusto magnetici RFID modulari Synergy a marchio Sensormatic che rappresenta la novità più recente in termini di integrazione hardware. Synergy, infatti, sfrutta la potenza di diverse tecnologie, integrate in’unica antenna, per aiutare i retailer a ridurre le perdite e ottimizzare la store performance e gli investimenti nella sorveglianza elettronica degli articoli. Per quel che riguarda il cash management la gamma di soluzioni proposta da Gunnebo per il deposito del contante back office è la più ampia disponibile sul mercato per un singolo produttore: è calibrata sui volumi, sui livelli di sicurezza e anche per la complessità di funzioni che abbisognano al cliente.






Stefania Lorusso