di Federica Bartoli

Stefano Stellini è il nuovo direttore generale di Cial, il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio che dal 1997 agisce, in seno al sistema Conai, per avviare al recupero e al riciclo gli imballaggi di alluminio giunti al termine del loro ciclo vitale e provenienti dalla raccolta differenziata effettuata dai cittadini e dai singoli comuni.

Il Consorzio, senza fini di lucro, riunisce i protagonisti dell’intera filiera industriale di riferimento: dai produttori di materia prima ai fabbricanti di imballaggi fino agli utilizzatori finali, ai recuperatori, ai riciclatori. Di pari passo, promuove iniziative su tutto il territorio nazionale tese a sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza del riciclo della preziosa materia prima, la cui rivalorizzazione garantisce indiscussi vantaggi economici, sociali e ambientali. Impiegato per realizzare milioni di prodotti, l’alluminio è infatti il material sharing per eccellenza essendo riciclabile al 100% e all’infinito, senza perdere o ridurre le proprie caratteristiche peculiari.

«Affronto questa nuova sfida con la stessa voglia e determinazione che ha caratterizzato la mia lunga esperienza nel settore del packaging, particolarmente vivace e in continua evoluzione, sia dal punto di vista normativo che tecnico e progettuale. Il compito di Cial sarà sempre più favorire la naturale vocazione che pone la filiera del packaging in alluminio nella direzione della transizione ecologica del Paese, consapevoli del ruolo e del contributo che potrà continuare ad offrire per una concreta economia circolare, esprimendo una totale sostenibilità ambientale, economica e sociale – dichiara il neodirettore generale Stefano Stellini. – Le sfide dei prossimi anni saranno tante, stimolanti e ambiziose e per questo ringrazio il Presidente Rea e tutto il Consiglio di amministrazione per la fiducia che mi hanno accordato. So di poter contare su un gruppo di persone preparate, competenti e affiatate. Determinazione, passione, creatività e collaborazione saranno alla base del nostro lavoro e siamo pronti a investire risorse ed energie per continuare a crescere e innovare».

Oggi, l’Italia avvia a riciclo circa il 70% degli imballaggi in alluminio immessi sul mercato, superando abbondantemente gli obiettivi comunitari fissati per il 2025 (50%) e il 2030 (60%).

L’efficienza del sistema italiano è ancor più evidente se si analizza lo spaccato del tasso di riciclo per le sole lattine in alluminio per bevande, pari al 93%. Un risultato da record, in linea con quello dei Paesi i cui sistemi sono basati sul deposito cauzionale e di gran lunga superiore al tasso medio di riciclo europeo del 76%.

Si tratta di risultati molto importanti, resi possibili grazie all'impegno di tutti gli attori coinvolti e accomunati dal principio della Responsabilità Circolare – sintesi di responsabilità condivisa ed economia circolare – un valore che identifica il Consorzio e fa parte integrante del suo logo. Dalle imprese produttrici che hanno investito nella prevenzione, migliorando le performance ambientali del materiale, alle pubbliche amministrazioni che hanno adottato modelli efficaci di raccolta differenziata degli imballaggi in alluminio, agli impianti di gestione e valorizzazione dei rifiuti che negli anni hanno puntato su sempre più elevate prestazioni nel recupero dell'alluminio.