Gruppo Metro, re del canale ingrosso con un fatturato consolidato di 29,9 miliardi di euro e 680 grandi superfici, di cui 49 in Italia, ha raggiunto un accordo per la cessione della catena di ipermercati Real.

Il controvalore dell’operazione è, secondo Reuters, di 1 miliardo di euro per una rete di 276 punti di vendita, interamente ubicati in Germania e integrati da un canale e-commerce che ne veicola tutto l’assortimento, dall’alimentare, al grocery non food, all’abbigliamento, ai beni durevoli.

Metro, che da tempo era intenzionata a passare la mano, ha girato il ramo della vendita al dettaglio a un consorzio composto da X+Bricks, specialista tedesco dei fondi dedicati al retail real estate, e da Scp Group, investitore internazionale privato, con interessi che spaziano dall’Europa agli Usa.

Le trattative erano in corso da mesi, tanto che l’inizio delle negoziazioni esclusive era stato annunciato ai primi di dicembre.

Secondo la stampa internazionale il network Real è destinato allo spezzatino e la fetta più corposa sarà ripartita fra primari gruppi distributivi tedeschi, come Edeka, Kaufland e Rewe.

Olaf Koch, amministratore delegato di Metro, in un’intervista al Guardian, ha anche precisato che poco meno di una trentina di ipermercati è destinato alla chiusura.

La cessione fa parte di una strategia di progressivo consolidamento sul core business dei cash & carry e di concentrazione sull’Europa. Questo programma ha portato Metro a passare a Wumart, in ottobre, una partecipazione di maggioranza nelle proprie attività cinesi (97 punti vendita) e, in precedenza, a vendere i grandi magazzini di lusso Kaufhof e la holding Ceconomy, attiva negli elettrodomestici e nell’elettronica di consumo.

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