di Luca Salomone

Patto Usa-Germania nel canale delivery: il gruppo californiano Uber (più di 37 miliardi di dollari di fatturato netto) ha rilevato la filiale taiwanese di Foodpanda dalla tedesca Delivery Hero. La piattaforma orientale, nata nel 2012, è operativa in molte altre nazioni asiatiche.

Pagamento in contanti

L’operazione, regolata con mezzi propri, ha un ammontare di 950 milioni di dollari, ossia 872 milioni di euro al cambio attuale. Il deal, sottoposto all’esame delle autorità di vigilanza sulla concorrenza, dovrebbe chiudersi nella prima metà del 2025.

Contestualmente, ma in modo svincolato dall’acquisizione, Uber entrerà in Delivery Hero, quotato a Francoforte, acquisendo nuove azioni per un ammontare di 300 milioni di dollari (oltre 275 milioni di euro).

Fino al momento del closing Foodpanda Taiwan continuerà a operare sotto la guida della compagnia tedesca, mentre in seguito le operazioni passeranno in mano a Uber Eats.

Ricordiamo che il gruppo tedesco, a fine gennaio, ha ceduto una partecipazione del 4,5% nella britannica Deliveroo, incassando 77 milioni di sterline (89 milioni di euro). Un anno prima, a gennaio 2022, ha acquisito il 39% della spagnola Glovo, di cui controllava già il 44%, salendo così all’83 per cento.

Due piattaforme sinergiche

Le ragioni dell’operazione Foodpanda, che rappresenta una delle maggiori transazioni effettuate a Taiwan in un settore diverso da quello dei semiconduttori, sono legate al radicamento di Uber eats nella nazione asiatica dove opera da novembre 2016, come ha sottolineato Niklas Östberg, ceo e co-fondatore di Delivery Hero: «I consumatori trarranno vantaggio dalla combinazione dell’ampia scelta messa a disposizione da Uber nel nord di Taiwan e nei principali centri urbani, con la solidità di Foodpanda nel sud e nelle città più piccole. Da parte nostra riteniamo di dover concentrare le risorse in altre geografie, dove possiamo avere un maggiore impatto a beneficio di tutti, dai clienti, ai fornitori».