Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 04 Maggio 2024 - ore 10:00
La catena del Regno Unito è stata giudicata “best national retailer” dal premio giunto alla sua seconda edizione e presentato durante una serata speciale dal comico Lenny Henry al London’s Hilton Park Lane.
È l’ipotesi avanzata dal settimanale Il Mondo, secondo il quale intenzionato a rilevare la catena italiana sarebbe il gruppo Central Retail Corporation.
Con store di dimensioni ridotte intende rispondere alla perdita di molti clienti, vittime della crisi.
Le due catene intendono lavorare insieme per lo sviluppo del proprio business relativo al promettente segmento delle marche private in ambito alimentare. La joint venture farebbe crescere le vendite presso i dettaglianti indipendenti che si riforniscono all'ingrosso evitanto le insegne retail.
Il colosso nipponico possiede nel mondo quasi 1.000 negozi e vende 400 milioni di articoli. Il magazzino di Soho, a New York, totalizza 24.000 clienti al sabato. Un bel competitor, quando arriverà nella Penisola, per le nostre catene locali e per i colossi Zara e H&M.
Balzo a settembre delle vendite nelle catene dello shopping più costoso. Incrementi sorprendenti per Abercrombie & Fitch, Saks, Neiman Marcus e altri ancora. Lo rivela il Financial Times.
Soddisfatto il presidente Justin King: “Con questa performance la nostra quota di mercato è ulteriormente cresciuta. A spingere sono soprattutto i prodotti freschi e di alta qualità”.
Non s’attenua l’interesse dei fondi d’investimento per la distribuzione moderna. Passano di mano la catena V&D e La Place, la cui insegna è diffusa pure in Belgio.
Il gigante di Bentonville formula un'offerta non vincolante per rilevare la catena Massmart che possiede 256 negozi nelle nazioni subsahariane.
Prima battuta d’arresto dal 2006 per le vendite della catena britannica acquistata dal gigante americano nel 1999. Le famiglie inglesi spendono meno. Timori per il periodo natalizio.
La catena tedesca di hard discount ha in cantiere progetti di forte sviluppo in Australia.
Si impone in Francia per incremento clientela e quota di mercato.
Il secondo produttore di bevande analcoliche del Regno Unito, ha acquisito il gruppo francese Fruitè Entreprises per 237 milioni di euro.
Lion Capital si è aggiudicata l’esclusiva della trattazione per l’azienda francese dal 2004 nel portafoglio di Bc Partners.