Comellini, storico caseificio di Castel San Pietro Terme (Bo), continua il suo percorso di crescita mettendo a segno risultati positivi nel 2020 e nei primi mesi del 2021, puntando anche sulla valorizzazione dell’immagine del brand e dell’intera gamma di prodotti caseari.

“Durante il lockdown – dichiara Luca Comellini, amministratore delegato di Caseificio Comellini – abbiamo dovuto affrontare le difficoltà causate dall’improvvisa chiusura delle attività HoReCa, registrando una contrazione del mercato legato alla ristorazione, ma anche al comparto della gastronomia servita presso i supermercati. D’altro canto, abbiamo conseguito incrementi significativi sul versante dei prodotti a libero servizio e, nel complesso, il risultato 2020 è stato per noi assolutamente positivo, con una crescita sostanziale. Anche il 2021 è iniziato con il segno più e ci lascia ben sperare, con una performance che rimane costante tra il 5 e l’8 per cento”.

Con un fatturato di 10,5 milioni di euro nel 2020 (+15% sul 2019), Caseificio Comellini si colloca come una realtà emergente, con una produzione concentrata sui formaggi freschi. Il focus della produzione casearia rimane lo Squacquerone di Romagna Dop, di cui Comellini è storico produttore, oltre che uno tra i promotori delle iniziative che hanno condotto all’adozione del disciplinare di produzione. Insieme alla recente introduzione di una speciale linea senza lattosio (<0,01%) realizzata con caglio vegetale, il caseificio arriva a oltre 29 referenze diverse per formato e tipologia di prodotto, sia a libero servizio sia per il banco gastronomia.

L’azienda si distingue per l’utilizzo di materia prima da filiera corta: lavora circa 350 quintali al giorno di latte interamente italiano, di cui la maggior parte arriva fresco da otto aziende agricole situate nel raggio di pochi chilometri dallo stabilimento. La lavorazione artigianale, che si adatta alle stagioni e alle caratteristiche naturali del latte, si accompagna al monitoraggio costante della filiera produttiva, supportato dalle più moderne tecnologie del settore caseario, con quattro fermentiere per lo sviluppo interno di fermenti lattici, e dalla flessibilità e personalizzazione del servizio sulle necessità del cliente.

Il percorso di sviluppo intrapreso da Caseificio Comellini punta, inoltre, sulla comunicazione come leva valoriale del brand. Oltre al rebranding del logo, che esalta maggiormente i valori e la mission dell’azienda, anche il pack dei prodotti si rifà il look rendendo le referenze a scaffale distintive e ben riconoscibili: il pay off “I formaggi freschi della Via Emilia” rimarca il legame profondamente radicato del caseificio col territorio. I prossimi passi sul fronte del packaging vedono l’azienda impegnata nello studio di nuove confezioni ecosostenibili ad alta riciclabilità, mentre nel breve periodo l’intenzione è quella di sostituire la plastica dei materiali d'imballo a favore del cartone.

Nuovo slancio anche nella strategia narrativa del brand, che diviene più integrata e coinvolgente sia nei canali tradizionali sia in quelli digitali di Facebook e del sito web CaseificioComellini.com. L’azienda, infine, porterà la sua realtà casearia per la prima volta all’attenzione internazionale di buyer e professionisti del settore provenienti da tutto il mondo, grazie alla partecipazione al Cibus 2021, che si terrà presso Fiere di Parma dal 31 agosto al 3 settembre.