di Emanuele Scarci

Per i prossimi dieci anni il riso Venere diventa esclusiva di Riso Scotti. Un colpaccio per la società di Dario Scotti. Il contratto di licenza stretto con la cooperativa Sapise diventa esclusivo a decorrere dal 1° gennaio 2022; entro l’anno quindi le aziende che lo commercializzano dovranno smaltire le scorte.

Dal quartier generale di Riso Scotti, il direttore della comunicazione Laura Quattrocchi annuncia che <<le nuove linee verranno presentate in occasione dell’evento milanese di Identità Golose (25-27 settembre ndr). Il Venere è una bellissima storia italiana che intendiamo portare nel mondo. Si presta con facilità, specie per il consumatore estero, a più ricette: primi piatti, contorni e piatti unici. Farà concorrenza al Basmati. Il riso Venere in Italia è abbastanza conosciuto ma all’estero abbiamo tanto lavoro da fare>>.

La partnership

Riso Scotti ha ottenuto la licenza esclusiva da Sapise, la cooperativa agricola proprietaria della varietà e del marchio Venere. Negli anni 90 il Centro ricerca e sviluppo di Sapise, la cooperativa di risicoltori sardo piemontesi, produsse con successo il primo riso nero italiano. Un riso aromatico nato dall’incrocio di chicchi di riso nero, che poco si adattava al nostro clima, con varietà italiane bianche. Il riso Venere, assicura Sapise, gode di una rara versatilità in cucina e, negli ultimi anni, è diventato anche l’ingrediente a sorpresa di molte ricette della tradizione: pizza, pane e focacce, grissini, biscotti e birra.