Raviolificio Scoiattolo, azienda di Lonate Ceppino (VA) che produce pasta fresca da quasi quarant’anni giunta oggi alla terza generazione, è una realtà solida e in crescita. L’azienda rispetto all’anno precedente, si afferma nel primo semestre del 2020 come brand di pasta fresca con il trend di crescita più positivo rispetto ai competitor, sia a volume (+27,7%) che a valore (+32,5%), mentre al secondo posto si trova la private label con una crescita del +8% sia a volume che a valore.

Scoiattolo, infatti, produce sia a proprio marchio che per le principali insegne della grande distribuzione portando le sue specialità non solo in Italia - dove è destinato il 35% della sua produzione - ma anche oltre confine e oltreoceano (65%). Sul mercato nazionale, i prodotti a brand Scoiattolo sono a scaffale nella maggior parte dei supermercati (Esselunga, Coop, Bennet, Carrefour, Finiper, Basko, Tigros, Megamark, Auchan solo per citarne alcuni), mentre oltre confine, nel 2019, sono stati messi a segno due inserimenti fondamentali a marchio Scoiattolo: Costco (Stati Uniti e Canada) e Sainsbury’s (Regno Unito). Ma il raviolificio viene scelto anche come co-packer delle principali insegne della Gdo in Italia (Coop, Crai, Carrefour, Despar e gamma Premium Lidl) e all’estero.

Il Raviolificio ha chiuso il 2019 con un fatturato di 34,5 milioni di euro e una previsione di 39,9 milioni per il 2020, con l’obiettivo di aumentare le quote nel nord Italia attraverso i clienti più prestigiosi e puntando sui mercati nord est molto ricettivi, con la sfida di crescere anche al centro-sud dove la quota mercato è molto frammentata a causa dei localismi.

Lo scenario complessivo vede Rana leader di mercato con il 35% quota mercato a valore, seguito dalle Private Label (29% quota mercato a valore, il 7% delle quali “prodotte” da Scoiattolo). Alle spalle dei due colossi della pasta fresca, si trova grande frammentazione, tra cui Scoiattolo (1,2% a quota valore), in crescita dello 0,3%, al pari del leader di mercato. L’azienda al momento ha quindi raggiunto una quota indicativa dell’8,2% se si sommano il valore del marchio commerciale con le private label. L’obiettivo per il 2020 è quello di raggiungere 2,5 punti di quota valore, diventando il terzo marchio italiano (Fonti IRI).

Sono i numeri a parlare: 70 tonnellate in media di produzione giornaliera, 250 ricette e 30 differenti formati di pasta. Nello stabilimento varesino di Lonate Ceppino, su 12.000 mq, lavorano incessantemente 6 linee dedicate alla pasta ripiena e 3 alla pasta liscia.

L’azienda conferma il proprio impegno a rendere i propri prodotti ancora più buoni grazie al progetto “in modo trasparente”, che coinvolge tutto il processo di produzione: dalla scelta delle materie prime fino al packaging, per garantire una sempre maggiore trasparenza della filiera e delle scelte produttive.

Attraverso la grande “finestra” sulla confezione, ampliata nell’ultimissimo restyling messo a punto a settembre 2020, il brand invita i consumatori a iniziare un viaggio alla scoperta delle caratteristiche distintive della sua pasta fresca: ingredienti selezionati di altissima qualità, fornitori scelti sul territorio italiano, crescente attenzione alla sostenibilità del prodotto.

La scelta di realizzare una sfoglia utilizzando solo grano duro italiano consente di accorciare la filiera riducendo le fasi della lavorazione, offre sostegno all’agricoltura italiana locale e permette un maggiore controllo dei fornitori a garanzia del prodotto. Per la preparazione della stessa vengono usate solo uova fresche italiane di categoria A, cioè deposte pochi giorni prima dell’utilizzo, e allevate a terra. Scelte che permettono di ottenere inoltre una sfoglia dalla consistenza tenace, gustosa e decisa, capace di valorizzare al meglio il ripieno.

Il viaggio “in modo trasparente” si conclude con la confezione. Grazie a test produttivi e nuove forniture è stato possibile un restyling del packaging, più rispettoso dell’ambiente e al tempo stesso compatibile con le esigenze di conservazione della freschezza del prodotto. I ravioli Scoiattolo infatti sono privi di conservanti e necessitano di una vaschetta molto resistente che non permetta l’ingresso dell’ossigeno. Le nuove confezioni sono in plastica riciclata al 70% per dare una nuova vita alla plastica esistente senza immetterne di nuova sul mercato. Anche le etichette sul retro sono state scelte in ottica sostenibile con carta riciclata al 100%: per realizzarle vengono impiegati materiali sussidiari alternativi completamente rigenerati.