L’impresa multinazionale familiare italiana da oltre 70 anni produce e distribuisce un’ampia gamma di beni di largo consumo. La business unit food, il cui marchio di punta è Riomare, pone al centro valori come la selezione di ingredienti di qualità in grado di garantire un bilanciato apporto nutrizionale e che grazie a un lavoro sinergico con i propri partner permette di portare sulle tavole degli italiani prodotti provenienti da pesca tracciabile e certificata. Ne abbiamo parlato con Antonio De Caro, Chief Marketing Officier della Business Unit Food di Bolton Group.


Bolton Group è un’impresa multinazionale familiare italiana che da oltre 70 anni produce e distribuisce un’ampia gamma di beni di largo consumo. Come sta andando la Business Unit Food a seguito di questi due anni di pandemia? Avete modificato la vostra strategia a seguito dei nuovi paradigmi di acquisto /consumo degli italiani?

La società e, di conseguenza, il mercato sta vivendo un periodo di continua trasformazione rafforzata da questo biennio di emergenza sanitaria e stanno affiorando nuove esigenze a tutti i livelli, dalla richiesta di una distribuzione più smart, alla scelta di prodotti che rispettino criteri di sostenibilità in tutta la catena di produzione o all’attenzione per le caratteristiche nutrizionali dei prodotti. Da sempre ci impegniamo per offrire prodotti in linea con le nuove tendenze di mercato, e se possibile, anticipandole. Per questo motivo, a differenza di altre realtà, non abbiamo dovuto stravolgere completamente la nostra strategia, che grazie a un rigoroso metodo di ricerca scientifica, già poneva al centro valori come la selezione di ingredienti di qualità in grado di garantire un bilanciato apporto nutrizionale e che grazie a un lavoro sinergico con i nostri partner ci permette di portare sulle tavole degli italiani – e non solo – prodotti provenienti da pesca tracciabile e certificata.


Nel 2021 avete acquisito Wild Planet Foods, azienda pioniera e leader nell'innovazione nel mercato statunitense delle conserve ittiche sostenibili. Cosa ha significato per voi questa operazione? Avete altre acquisizioni in cantiere?

L’operazione di acquisizione di Wild Planet Foods ha sicuramente rappresentato un ulteriore passo strategico verso gli obiettivi di sviluppo internazionale intrapresi dalla nostra realtà, basati su un percorso di crescita che vede al centro la sostenibilità. Rispettare i più alti standard sostenibili e sviluppare una catena di approvvigionamento responsabile d’eccellenza sono due obiettivi molto importanti che contribuiscono a raggiungere un risultato ambizioso e che ci motiva ogni giorno, quello di essere riconosciuti come “The Best Branded Tuna Company For The World”. Per soddisfare le esigenze dei consumatori in termini di qualità e di sostenibilità abbiamo, infatti, impostato un piano strategico di sviluppo molto rigoroso, che ci permetta di creare nuovo valore anche attraverso l’acquisizione di aziende a noi complementari in termini di business e che condividono la nostra visione. Wild Planet Foods ne rappresenta un esempio perfetto, perché entrata a far parte di Bolton lo scorso anno proprio per i suoi valori, lo spirito innovatore e la visione sostenibile che ci permette di proseguire il nostro percorso di continuo miglioramento. Wild Planet Foods condivide la stessa nostra mission: condurre un’attività che al contempo sia in grado di salvaguardare gli oceani per le generazioni future, portare beneficio alle comunità costiere coinvolte nella filiera e ispirare un comportamento virtuoso e duraturo di tutti gli stakeholder, compresi i consumatori, attraverso attività di advocacy, di educazione e di sensibilizzazione.


Avete lanciato o state per lanciare qualche novità a scaffale?

Questa è per noi una stagione molto importante, che stiamo presidiando con alcune novità di prodotto che incontrano le richieste dei consumatori in termini di gusto, praticità di consumo e sostenibilità. Mi riferisco alla nuova linea di Pesti Rio Mare, un prodotto che rappresenta un’innovazione nel nostro settore e che ci permette di differenziare ancora una volta la nostra offerta, proponendo una referenza di qualità che i consumatori potranno apprezzare anche per la varietà di utilizzo: il Pesto Rio Mare, infatti, è stato concepito come condimento per la pasta – l’utilizzo più frequente –, ma anche per insaporire bruschette e crostini, verdure e insalate grazie alla combinazione di ingredienti come pistacchio e limone, olive nere e peperoncino, mandorle e pecorino. Alle qualità organolettiche si affiancano quelle nutrizionali e qualitative, in quanto i Pesti hanno un alto valore proteico e contengono solo tonno certificato MSC, sostenibile e tracciabile.


Che tipo di comunicazione utilizzate per colpire i consumatori?

Il marketing e la comunicazione giocano un ruolo chiave nel nostro mercato e negli anni abbiamo sviluppato diverse campagne che hanno contribuito a rendere i nostri Marchi dei “Love Brand” per gli italiani e in tutto il mondo. Alla comunicazione di prodotto, fondamentale per far conoscere l’innovazione, le qualità e i benefici delle referenze, affianchiamo anche delle campagne educational su temi per noi fondanti come la sostenibilità.


La sostenibilità da tempo fa parte del dna della vostra azienda, quali sono le attività che attualmente state portando avanti in questo ambito?

La sostenibilità è un valore fondante di Bolton Group e della Business Unit Food, un obiettivo che perseguiamo ogni giorno in tutti gli aspetti del nostro lavoro e un commitment che ciascuno di noi ha fatto proprio. In qualità di leader del settore, crediamo, inoltre, che sia un nostro specifico dovere essere d’esempio per il settore. Per questo siamo impegnati su diversi aspetti della sostenibilità, sia ambientale che sociale, insieme a partner di valore che lavorano al nostro fianco per raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo posti. Il nostro motto è “Partnership is our Leadership”, perché crediamo che solo attraverso un lavoro di squadra in cui vengono messi a fattore comune le proprie conoscenze e la propria esperienza si possa generare un vero cambiamento in sé e nella società. Nel concreto, insieme a Oxfam Italia abbiamo avviato un percorso quadriennale con un approccio multi-paese per costruire una filiera della pesca sempre più equa, lungo la quale siano garantiti i diritti dei lavoratori e delle condizioni dignitose di lavoro a tutti. Nel 2021 abbiamo, invece, rinnovato la partnership con WWF, con il quale siamo impegnati in un percorso di trasformazione sotto diversi ambiti: il nostro commitment prevede la promozione di attività di pesca sostenibili, la tutela degli oceani, attività di advocacy per la sensibilizzazione dei nostri stakeholder per una gestione responsabile degli stock di tonno a livello globale. Attraverso questa importante partnership, ci siamo posti l’obiettivo di raggiungere entro il 2024 il 100% di tonno proveniente da attività di pesca certificate MSC - Marine Stewarship Council o coinvolte in progetti di miglioramento della pesca (FIPs – Fishery Improvement Projects) credibili e robusti, e che attualmente si attesta al 70% dell'approvvigionamento di Rio Mare.


Rio Mare è stato inserito all’interno del Libro Uno dei Best Brands italiani. Cosa significa per voi questo importante riconoscimento?

Siamo molto orgogliosi di essere stati selezionati tra i Best Brands del mercato italiano, un riconoscimento che premia tutto il percorso che ci ha portati a ricoprire un ruolo di leadership nel mercato. Essere leader per noi significa essere riconosciuti come una guida, come un’azienda di valore dalla quale prendere esempio e dalla quale essere ispirati: è con questo spirito che abbiamo accolto la proposta di condividere nel Libro Uno dei Best Brands Italiani la storia di Rio Mare e le strategie che nel corso degli anni ci hanno permesso di costruire un percorso virtuoso e di fiducia con tutti gli stakeholder, dai retailer e i partner della GDO fino ai consumatori.