È un grande momento per Coop Lombardia che ha chiuso, di nuovo, il bilancio in utile, con un dato di 6,6 milioni rispetto ai 6,1 del 2018. Inoltre, l'11 giugno, il gruppo ha aperto, su 1.500 mq, il superstore di Busto Garolfo, nella città metropolitana di Milano. L’azienda ha poi deliberato, recentemente, la fusione con Coop Vicinato Lombardia, che raccoglie 33 punti di vendita di prossimità, con dimensioni comprese fra 250 e 700 metri quadrati, i quali adotteranno tutti l’insegna ‘in Coop’. A partire dal primo novembre di quest'anno la rete di Coop Lombardia salirà, dunque, da 58 a 91 negozi, compresa l’inaugurazione, in questo settembre, di un altro superstore, a Monza. Con il Direttore generale, Andrea Colombo, abbiamo approfondito i dettagli di una strategia protesa alla crescita.

Quali sono le particolarità del negozio di Busto Garolfo?

A Busto Garolfo il punto vendita è inserito in un retail park e, in questo, segue una direzione intrapresa anche recentemente, quando, ai primi di novembre, a Treviglio Foro Boario (Bergamo), abbiamo aperto un supermercato di 750 mq nel contesto, appunto, di un polo commerciale già esistente. Questo asse di sviluppo si somma a quello dei negozi stand alone di grandi dimensioni, come i due superstore, di 2.500 mq ciascuno, di Lodi (maggio 2019) e Como (novembre 2019). A Busto, dove c’è già un Mc Donald’s, sono in procinto di sbarcare, fra gli altri, un marchio leader della cura casa e persona, un protagonista del tessile e il nostro più grande distributore a servizio Enercoop. Ha una gamma completa: benzina, diesel, elettrico, Gpl e metano.

Perché il superstore è innovativo?

Perché abbiamo coniugato, in uno spazio relativamente contenuto, tutti i concetti più moderni: spesa green, tecnologie digitali, facile leggibilità dello scaffale, forti reparti dei freschi, con particolare attenzione ai prodotti di stagione e locali, più un buon reparto non alimentare a fine percorso. Abbiamo inserito, inoltre, una segnaletica che evidenzia cinque stili di consumo: biologico, gourmet, easy (piatti pronti e gastronomia), wellness e pet, per gli amanti degli animali. Importante è poi l’unicità, visto che i negozi non devono, secondo noi, essere tutti omologati, ma adattarsi, nell’aspetto, al territorio circostante. A Busto Garolfo, in particolare, c’è un forte uso del legno sia esternamente, sia internamente, in quanto la statale su cui sorge il superstore passa in mezzo a un bosco, bosco che noi amplieremo, in seguito a un accordo con il Comune. Tali criteri verranno applicati anche nelle prossime aperture.

E per il futuro?

La rete attuale, 58 Pdv, con 14 iper, guarda, come prossima tappa, al superstore di Monza, un punto vendita stand alone con un ristorante Fiorfood, dislocato in una piazza riqualificata, che va ad accogliere servizi soprattutto di tipo alimentare. Dal punto di vista delle performance, invece, beneficiamo della forte rivitalizzazione delle location di vicinato, che si sono dimostrate risolutive durante il Covid, nonché del positivo andamento di vari nostri ipermercati in grado di svolgere anche un compito di prossimità. Penso, per esempio, a quello inserito nel centro commerciale Piazza Lodi, nella zona nord-est di Milano, o all’iper del centro Bonola, sempre all’interno della città o, ancora, al magnete Coop dello shopping center Bicocca Village di Milano Viale Sarca. Tutti questi poli di acquisto sono, fra l’altro, molto ben serviti dalla metropolitana e dai mezzi di superficie e quindi facilmente accessibili. A ciò si somma la vivacità dei superstore, una ventina, che rappresentano, allo stato attuale, il nostro canale primario di evoluzione.

Parliamo della recente fusione…

La fusione con Coop Vicinato Lombardia costituisce un’altra interessante opportunità di crescita. L’operazione ha comportato, da parte nostra, la creazione di una divisione dedicata all’ultraprossimità, canale che, del resto, come ho detto, continua a ribadire la propria importanza. Dal punto di vista pratico la nuova alleanza comporterà una serie di ristrutturazioni e restyling, atti a omogeneizzare la rete.

Quali misure avete preso per il Covid?

Abbiamo lavorato con anticipo e, devo dire, molto bene, sulla sicurezza, coordinata da un security manager centrale a sua volta coadiuvato dai responsabili della sicurezza dei singoli punti di vendita. Questa task force ha riportato e riporta direttamente alla direzione generale. Le comunità locali, le autorità e la stampa hanno apprezzato la nostra opera, riconosciuta come eccellente. Ai primi di marzo, in due notti, grazie alla nostra squadra di manutenzione, siamo riusciti a posare 1.200 barriere in plexiglas per altrettante casse. Abbiamo cercato, poi, di svolgere un’opera di sdrammatizzazione, facendo indossare al personale apposite pettorine con la scritta: “Se vedi il colore dei miei occhi vuol dire che sei a meno di un metro di distanza”. Le vendite, anche grazie alle nostre severe misure, sono cresciute in tutta la rete, salvo quei rari negozi che hanno sofferto per via del distanziamento sociale e del blocco degli spostamenti personali. Rilevante è stato l’incremento generalizzato delle nostre linee Mdd, avvantaggiate, specie nella fascia mainstream, dal ritorno a una spesa di base.

Come si è mosso il canale drive?

Qui avevamo già un ambizioso progetto di sviluppo, ma, date le circostanze, abbiamo accelerato, passando da 7 drive ai 17 previsti entro novembre. I fatturati del canale sono saliti, nei momenti più critici, di oltre il 300 per cento.

Altre novità?

L’11 giugno abbiamo aperto, all’interno dell’ipermercato del quartiere Baggio di Milano, grande superficie in fase di rinnovamento, uno shop in shop Upim-Blukids, di 700 metri quadrati. È il secondo ‘corner’ dopo quello di Vigevano (città metropolitana di Milano, ndr.). Entrambi hanno vendite molto interessanti. In dirittura d’arrivo anche il rifacimento dell’Ipercoop del centro commerciale Bonola di Milano. Investimenti interessano infine la rete carburanti. Gli impianti attuali sono 5 – a Mapello, Crema, Cantù, Opera e Treviglio –, ma saliranno, come detto, a 6 con l’inaugurazione, in settembre, della stazione di servizio di Busto Garolfo.